Manovra economica

Bankitalia: "Evasione fiscale danno per la crescita, la rottamazione non aiuta il recupero"

Il vice capo del Dipartimento Economia e Statistica Fabrizio Balassone avverte il Parlamento: le sanatorie fiscali non aumentano la riscossione e pesano sui conti pubblici.

06 Nov 2025 - 12:32
soldi euro © Ansa

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L’evasione fiscale rappresenta un freno alla crescita economica e una fonte di disuguaglianza che penalizza cittadini e imprese oneste. A ricordarlo è Fabrizio Balassone, vice capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, nel corso dell’audizione sulla legge di bilancio davanti alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Secondo Balassone, la manovra introduce una nuova forma di "rottamazione" dei debiti fiscali, misura che, ha spiegato, in passato non ha migliorato l’efficacia del recupero del gettito.

L’economista ha sottolineato che questa nuova definizione agevolata comporterà una perdita di entrate pari a 1,5 miliardi di euro nel 2026, con un impatto medio stimato di 0,5 miliardi nei due anni successivi.

"Le rottamazioni - ha evidenziato Balassone - non si sono dimostrate strumenti capaci di rafforzare la riscossione. I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate mostrano che, a marzo di quest’anno, i pagamenti effettuati risultavano pari a circa la metà di quanto dovuto complessivamente per le varie edizioni delle definizioni agevolate". Bankitalia, dunque, invita alla cautela: problemi di riscossione analoghi potrebbero ripetersi anche con la nuova procedura prevista dal governo, con effetti negativi sui conti pubblici e sulla credibilità del sistema fiscale.

C.Conti: da rottamazione rischio erario finanziatore morosi

 Per quanto riguarda la rottamazione "la disciplina introdotta diverge parzialmente dai precedenti interventi normativi perché limita la possibilità di ricorrere alla definizione agevolata ai soli casi nei quali il contribuente ha omesso il versamento delle imposte sul reddito e sul valore aggiunto, comunque oggetto di dichiarazione, e agli accertamenti formali e cartolari sulle dichiarazioni" ma "se anche il perimetro è limitato" l'intervento "sconta, comunque, le criticità, più volte sottolineate dalla Corte, e, in particolare, la possibilità che la misura possa ridurre la compliance fiscale, il rischio che l'Erario possa diventare un 'finanziatore' dei contribuenti morosi, incentivando l'omesso versamento come forma di liquidità, l'incertezza sugli effetti sui saldi di finanza pubblica". Lo ha detto Mauro Orefice, presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti in audizione sulla Manovra.

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