Il fatturato (+0,1%) al secondo rialzo consecutivo mensile grazie al mercato interno. L'estero sostiene gli ordinativi: +7,3% su base annua
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Buone notizie sul fronte dell'industria. Secondo i dati dell'Istat, gli ordinativi a settembre salgono dell'1,6% rispetto ad agosto, mentre su base annua l'aumento registrato è del 7,3% (dato grezzo), grazie alla spinta arrivata dall'estero. Si tratta del rialzo annuo più alto da maggio 2011.
E anche il fatturato segna a settembre il secondo aumento consecutivo su base mensile, anche se si limita a un +0,1% a causa della cattiva performance dell'estero: il segno resta negativo su base annua, con un -1%: è il ventunesimo calo consecutivo, ma va segnalato che la caduta rallenta.
Fatturato sostenuto dal mercato interno - Nel confronto con agosto, il fatturato di settembre cresce dello 0,7% grazie al merato interno, mentre rimane negativo (-0,8%) fuori dai confini nazionali. Sul piano tendenziale la flessione si deve alla contrazione segnata a livello nazionale: -3,4% contro il +4,4% sull'estero. In ogni caso, quella che si segnala a settembre è la diminuzione più contenuta da dicembre 2011, cioè da quando l'indice del giro d'affari ha cominciato il suo ciclo di flessione. considerando i primi nove mesi dell'anno, la caduta tendenziale risulta del 4,8%.
Analizzando i diversi settori, gli aumenti più notevoli si segnalano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,5%) e di computer, prodotti di elettronica e ottica (+5,5%). Vanno bene anche gli autoveicoli, con un rialzo del 13,3% (dato grezzo). I segni negativi più marcati sono nelle attività estrattive (-13,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,6%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-6,8%).
Gli ordini ripartono: al top dal 2011 - Il rialzo congiunturale registrato per le commesse è il secondo consecutivo e viene spiegato dall'aumento rilevato fuori dai confini (+4,8% contro il -0,8% del mercato interno). Anche il rialzo tendenziale, il più forte da oltre due anni, è stato trainato dai mercati esteri (+16,4%), come spiega l'Istat.
Guardando ai diversi settori, gli aumenti più rilevanti dell'indice grezzo riguardano la fabbricazione di computer, i prodotti di elettronica e ottica (+39,5%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+25,5%). In particolare, risultano positivi anche gli autoveicoli (+6,9%). Diminuzioni, invece, si registrano nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-14,5%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-4,7%).