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Ancora in calo la fiducia di consumatori e imprese

La fiducia dei consumatori è, sì, scesa rispetto ai mesi precedenti, ma si presenta comunque in netto aumento rispetto allo stesso mese degli anni precedenti

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Dopo un periodo in risalita, durato due mesi (febbraio e marzo) il clima di fiducia dei consumatori è tornato a scendere ad aprile, segnando un'ulteriore diminuzione a maggio. Risultato di un calo del clima economico, personale, corrente e futuro. In calo anche l'indice relativo al clima di fiducia delle imprese.

Secondo quanto rilevato dall'Istat il clima di fiducia dei consumatori nel quinto mese del 2015 si è attestato a 105,7 punti, in calo rispetto ai 108 di aprile e ai 110,6 di marzo (il mese che presenta il valore più alto degli ultimi tempi). Dalle serie storiche dell'Istituto nazionale di statistica emerge che, nonostante l'indice a maggio risulti il più basso degli ultimi quattro mesi, allo stesso tempo risulta il più elevato tra quelli registrati tar il maggio 2012 e il gennaio 2015.

Su base tendenziale infatti, indice risulta in aumento di 3,2 punti rispetto al maggio del 2014, di 22,5 rispetto a quello del 2013 e di 21,7 punti rispetto allo stesso mese del 2012.

Come anticipato il calo dell'indice generale è legato ad un calo dell'indice economico, dai 134 punti di aprile ai 129,5 di maggio; di quello personale, dai 98,9 di aprile ai 98,5 di maggio, di quello riguardante la situazione corrente, da 101,3 a 101; e di quello sulla situazione futura, da 118,3 a 114,4.

A maggio si è presentato in calo, per il secondo mese consecutivo dopo cinque mesi di crescita, anche il clima di fiducia delle imprese. Il dato si è presentato a 102 punti dopo i 102,1 di aprile e i 103,2 di marzo (quando si presentò in netto aumento rispetto ai 97,4 di febbraio, quarto mese consecutivo in crescita dal novembre 2014).

Il calo riportato a maggio è sintomatico dei cali riportati da quasi tutti i settori di attività economica, che si parli di manifattura (da 104 a 103,5), costruzioni (da 113,3 a 111,8) o commercio al dettaglio (da 105,9 punti a 104,3). L'unica eccezione è rappresentata dal settore dei servizi i mercato che hanno registrato una crescita del clima di fiducia di 0,4 punti: da 104,5 a 104,9).