Alitalia, in dl fisco previsto un nuovo prestito da 350 milioni
La durata, stabilita dal decreto collegato alla Manovra, è fissata a sei mesi
Il governo Conte 2 ha concesso ad Alitalia un ulteriore prestito ponte di 350 milioni di euro per la durata di sei mesi per "indilazionabili esigenze gestionali".
Lo si legge in una bozza aggiornata del decreto fiscale approvato salvo intese all'alba di mercoledì.
"Per consentire di pervenire al trasferimento dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia - Società Aerea Italiana - in amministrazione straordinaria, si legge, e alle altre società del medesimo gruppo anch`esse in amministrazione straordinaria, con decreto del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell`Economia e delle finanze, e' concesso in favore delle stesse società in amministrazione straordinaria, per le loro indilazionabili esigenze gestionali, un finanziamento a titolo oneroso di 350 milioni di euro".
"Il finanziamento - si legge all'articolo 52 del decreto - è concesso con l'applicazione di interessi al tasso euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base, ed è restituito, in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura, entro sei mesi dalla erogazione e, in ogni caso, entro 30 giorni dall`intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali. Il finanziamento di puo' essere erogato anche mediante anticipazioni di tesoreria".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali