La città lombarda non sarà infatti neppure tra le candidate per la sede dell'Ela, l'Agenzia europea del lavoro. Il governo lunedì 6 maggio ha fatto scadere i termini per la presentazione delle domande.
La candidatura all'Ema era finita male per la metropoli lombarda dopo un discusso sorteggio, che aveva assegnato ad Amsterdam la sede.
I candidati - La richiesta si sarebbe dovuta presentare al segretario generale del Consiglio europeo e a quello della Commissione europea, chiarisce un articolo del "Sole 24 Ore". Le candidature arrivate sono quattro: Nicosia (Cipro), Riga (Lettonia), Bratislava (Slovacchia), e infine Sofia (Bulgaria), che pare la città favorita. Le offerte saranno pubblicate il 13 maggio sul sito del Consiglio europeo.
Quartapelle (Pd): dimenticanza o sgarbo? - La notizia è stata commentata per prima dalla deputata Lia Quartapelle (Pd) che sul suo profilo Facebook ha scritto: «Dimenticanza o sgarbo a una città non allineata?» È evidente il riferimento al fatto che il capoluogo lombardo è amministrato dal centro-sinistra del sindaco Beppe Sala. Milano era pronta a correre al punto che l'11 luglio 2018 il consiglio comunale aveva votato una proposta presentata il mese prima dal consigliere Pd Angelo Turco.