FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Tra caldo e smog, in Italia non si respira

La prima parte del mese di ottobre è stata caratterizzata da una lunga coda di estate. Caldo record e assenza di pioggia che impediscono anche di ripulire l’aria. Soprattutto in Pianura Padana, l’area più inquinata d’Europa

Tra caldo e smog, in Italia non si respira - foto 1
Getty

Finalmente ci siamo. È già passato un mese dall'inizio dell'autunno ma le temperature tipiche di questa stagione in Italia, soprattutto al centro nord sono arrivate solo negli ultimi giorni. Settembre e la prima metà di ottobre sono stati baciati da un sole caldo, la pioggia un lontano ricordo, ma per fortuna il rischio siccità è stato scongiurato grazie alle abbondanti precipitazioni estive.

Come ci ha spiegato Andrea Giuliacci, Meteorologo Meteo.it: “Dopo il mese di settembre che è stato in assoluto il più caldo di sempre nel nostro Paese, anche ottobre ha mostrato notevoli anomalie. Il giorno 9 del resto è stato il caldo per il mese di ottobre nella storia del nostro Paese. Un giorno in cui sono stati stabiliti anche dei record. A Milano, ad esempio, registrata la temperatura eccezionale di 30,5 °C. Ben 10 al di sopra delle medie stagionali. Ma in realtà durante il mese sono stati letteralmente sbriciolati numerosi record, in diverse città italiane. I 30-32 °C sono del resto temperature tipicamente estive, non certo quelle che saremmo abituati ad aspettarci nel mese di ottobre, pienamente autunnale. La conferma che quest’anno la prima parte del mese di ottobre è stata caratterizzata da una lunga e interminabile coda di estate, che ha fatto sentire il suo caldo anomalo da nord a sud, in gran parte d’Italia”.

 

Tra caldo e smog, in Italia non si respira - foto 2
Getty

Pioggia e vento però servono anche per ripulire l'aria che in Europa resta molto inquinata. Il 98% della popolazione europea respira aria con una concentrazione di PM2,5 oltre la soglia stabilita dall'OMS, l'organizzazione mondiale della sanità. Un problema che colpisce soprattutto i grandi centri urbani ma ancor di più una zona specifica dell'Italia. Stiamo parlando della Pianura Padana, sommersa dallo smog, anche a causa della sua configurazione.

 

Tra caldo e smog, in Italia non si respira - foto 3
Unsplash

Ha aggiunto Giuliacci: “Le città del nord Italia sono le più inquinate d’Europa, sebbene ci siano altre località nel nostro continente che inquinano altrettanto se non addirittura di più. E allora come mai questo dato? Il problema è la conformazione della Pianura Padana, che è una valle lunga e stretta, circondata su tre lati da alte montagne. Quindi l’aria tende a ristagnare, come in un enorme catino. E purtroppo il cambiamento climatico sta peggiorando questa situazione, perché sempre più spesso ci porta lunghi periodi con l’alta pressione, che schiaccia verso il basso l’atmosfera e giorno dopo giorno le sostanze inquinanti si accumulano, mentre le piogge vengono tenute lontane. Proprio quelle piogge che potrebbero ripulire l’atmosfera. Ecco allora che il cambiamento climatico davvero sta peggiorando l’emergenza inquinamento nelle grandi città del nord”.

 La soluzione è sempre la stessa: invertire la rotta e salvaguardare il Pianeta.

 

Aggiornamento - Secondo Copernicus quello di quest'anno è stato il mese di ottobre più caldo di sempre

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali