La rubrica che esplora il territorio italiano si sposta in Calabria, per conoscere la sua storia e la sua natura
di Marco Vassallo© E-Planet
Una rocca a forma di mano che veglia su un borgo fantasma. Siamo a Pentedattilo, uno dei posti più suggestivi della Calabria, ma anche la prima tappa del Sentiero dell'Inglese.
Oggi con “Bella Italia”, infatti, parliamo di un cammino nato per valorizzare delle comunità dalle tradizioni antichissime.
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La nostra prima guida è Antonio Russo, Guida escursionistica:
“Il percorso si chiama Sentiero dell’Inglese perché nell’Ottocento un artista inglese, Edward Lear, visitò questi territori e se ne innamorò. Lear venne qui a fare il suo gran tour e riportò questo viaggio in un diario, chiamato “Diario di un viaggio a piedi”. Grazie a lui abbiamo anche delle importanti litografie che ci mostrano come erano questi borghi”.
Sei tappe, 110 km, tanti paesi suggestivi. Il Sentiero dell’Inglese permette di scoprire la bellezza della natura, l’enogastronomia di questo territorio e la sua storia.
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“Pentedattilo è famosa per la forma della di questa roccia che ha affascinato tanti artisti, per esempio viene in mente Escher. Ha una storia antichissima. Una storia antichissima che parte dalla preistoria. Poi nel periodo magno greco diventò un posto militare dei calcidesi e poi seguì le varie vicissitudini e vicende della Calabria. Fino a quando, intorno al 1970, il paese venne abbandonato completamente per problemi dettati proprio dal dissesto idrogeologico. Dicono che la rocca, avendo la forma di cinque dita e dando il nome Pentedattilos al borgo sia una mano messa lì a protezione dell'abitato e che sia la mano di un gigante sdraiato sulla Fiumara Sant'Elia”.
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Da qui ci spostiamo verso Amendolea, dove incontriamo la guida escursionistica Giuseppe Battaglia.
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“L’Amendolea indica sia la fiumara in questo caso, sia il paese che sorge sulle sue sponde. Sono dei fiumi a carattere torrentizio, quindi in particolari condizioni c'è acqua e quando queste condizioni non si creano la fiumara è quasi asciutta”.
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“La Fiumara Amendolea è molto importante perché geologicamente è diventato geosito UNESCO di recente all'interno dell’Aspromonte Geopark proprio per la sua storia geologica. Il letto della Fiumara è formato da detriti chiari ed è come se fosse un nastro d'argento in mezzo al verde cupo delle valli che la racchiudono”.
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Ci spostiamo infine a Bova, per concludere il sentiero. Questa cittadina è stata fondata 3000 anni fa ed è ancora oggi uno dei principali centri per il recupero della lingua greco-calabra.
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Ne parliamo con Andrea Casile, del GAL Area Grecanica.
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“Abbiamo iniziato questo recupero per valorizzare il nostro patrimonio culturale e anche le persone che ancora parlano il grecanico”.
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E dopo questa immersione nella cultura greca, vi diamo appuntamento alla prossima puntata, dove conosceremo un altro cammino, quello della Calabria Coast to Coast. Vi aspettiamo domenica alle 13:45 su Italia1.
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