Fashion Alphabet

Fashion Alphabet: H come Hermès

Dalla A alla Z, tutte le lettere dello stile e della storia della moda

15 Gen 2015 - 14:53
 © agenzia

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I nostri appuntamenti con la storia della moda dalla A alla Z sono arrivati alla lettera H di Hermès. Tante curiosità e stili da scoprire insieme a privategriffe, primo negozio online in cui comprare e vendere capi e accessori delle migliori marche, usati come nuovi e controllati da esperti. L'appuntamento con la lettera I come Isabel Marant è per martedì 13 gennaio.

Fashion Alphabet: H come Hermès

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© Private Griffe
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Comincia nel 1837 la storia di Hermès, oggi uno dei marchi più altisonanti dell'empireo della moda. In quell'anno Thierry Hermès fonda una piccola fabbrica che si occupa di selleria e della produzione di accessori dedicati al mondo dei cavalli. Una dozzina di anni dopo, compare il marchio nel quale la maison finirà per identificarsi: un carretto divino, come quello di Apollo, trainato da un cavallo da corsa. Nel 1867 Hermès si fa notare all'Esposizione Universale di Parigi. Il cavallo è ancora una volta il principale mezzo di locomozione, almeno per gli spostamenti brevi. Quando infatti Charles-Émile, il figlio di Thierry, succede al padre nella guida dell'attività, introduce delle borsine da viaggio per passeggeri esigenti. È sotto la sua egida che viene inaugurato il primo punto vendita a Parigi, in Rue du Faubourg Saint-Honoré, dove si trova ancora oggi. Era il 1880.

La produzione si estende ad accessori di altro tipo: viene introdotta la zip (importata dagli Stati Uniti e di cui la maison detiene l'uso esclusivo in Francia) e con questa chiusura vengono realizzati dei particolari giubbini. I modelli in pelle con zip conquistano il favore del Principe di Galles, uomo noto per il suo gusto nel vestire. La strada è in discesa. Hermès diversifica la produzione negli anni successivi, ma è negli anni Trenta che nascono due pezzi fondamentali per la storia del marchio: la Kelly, nel 1935 e il carré, nel 1937. A capo del dipartimenti di maroquinerie, lo stesso dedito alla creazione dei foulard, c'è Robert Dumas, che sarà affiancato da Jean-René Guerrand responsabile dei profumi. Tuttavia quella che oggi conosciamo come borsa Kelly non si è sempre chiamata così, ma fu Grace Kelly di Monaco a determinarne il successo, soprattutto per alcune foto della principessa con l'iconica borsa al braccio. Altrettanto curiosa è la storia della Birkin, che pare sia nata da un caso fortuito nel corso di un viaggio in aereo. Durante il volo, sul quale si trovavano Jean-Louis Dumas (direttore esecutivo della nota maison francese) e Jane Birkin, quest'ultima dichiarò la di essere in cerca di una versione più pratica, spaziosa e con molte tasche della borsa Kelly che già possedeva.

Oggi il successo del marchio si fonda sugli stessi capisaldi: borse da liste d'attesa, prodotte da un solo artigiano, che si occupa di tutto il processo rendendo ciascuna borsa unica e rintracciabile, carré da sogno, il cui disegno è spesso opera di noti artisti come Joseph Albert a Daniel Buren; i profumi senza tempo, creati dal leggendario naso Jean Claude Ellena. E soprattutto un lusso autentico e discreto all'occhio, che in tempi in cui il mercato non va a gonfie vele, sembra essersi fatto ancora più desiderabile.

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