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Una piccola storia nella Grande Storia: le leggi razziali e l'esilio in "Rapsodia in blu" di Andrea Serio

Un fumetto liberamente tratto dal romanzo del 2011 di Silvia Cuttin “Ci sarebbe bastato”

Una piccola storia nella Grande Storia: le leggi razziali e l'esilio in "Rapsodia in blu" di Andrea Serio - foto 1

Dal romanzo al fumetto.

In "Rapsodia in blu" Andrea Serio per Oblomov Edizioni si ispira all'opera del 2011 di Silvia Cuttin “Ci sarebbe bastato”. Da essa prende vita la storia dell'adolescente Andrea Goldstein che nella Trieste del 1938 è vittima delle leggi razziali e va in esilio negli Usa. Una piccola storia che compone la Grande Storia dell'umanità: un ragazzo d'altri tempi che avvicina il lettore all'intolleranza attuale, non così lontana dalla violenza e dalla crudezza di quel momento. Si parte da Trieste, nell'agosto 1938, un mese prima rispetto alla proclamazione delle leggi razziali che lo costringerà il è protagonista all’esilio a New York: una città vitale e scintillante, nei primi anni Quaranta, dove il giovane troverà un luogo sicuro per riappropriarsi di una vita normale. Ma anche da lì, l’eco degli orrori della guerra in Europa si fa assordante.

Accade, allora, che Andrea, diventato Andrew e un cittadino americano, sarà chiamato a compiere una scelta difficile e coraggiosa.

 

Per i lettori di Tgcom24, alcune tavole del volume:

Una piccola storia nella Grande Storia: ecco "Rapsodia in blu" di Andrea Serio

Rapsodia in blu
Andrea Serio
Oblimov Edizioni
136 pagine/colori
25 euro

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