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Addio a Michela Murgia, la scrittrice è morta a 51 anni

L'autrice di successi come "Accabadora" e "Tre ciotole" era affetta da un carcinoma renale al quarto stadio. I funerali si terranno sabato nella Chiesa degli Artisti di Roma


Addio a Michela Murgia, la scrittrice è morta a 51 anni - foto 1
IPA

È morta la scrittrice Michela Murgia.

Era da tempo malata di cancro. Lei stessa, nei mesi scorsi aveva rivelato di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio. Aveva deciso di raccontare pubblicamente questi suoi ultimi mesi di vita, non solo attraverso i suoi canali social ma anche con l'ultimo libro, "Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi", uscito a primavera. Dopo aver annunciato il ritiro dagli incontri pubblici già a giugno, a metà luglio aveva sposato "in articulo mortis" l'attore, regista e musicista Lorenzo Terenzi.

 

 

Nata a Cabras, in provincia di Oristano, Michela Murgia è stata una delle scrittrici più influenti tra quelle emerse nella sua generazione. Aveva esordito nel 2006 con "Il mondo deve sapere", un libro denuncia sul mondo dei call center, nato dalla sua esperienza personale di lavoratrice precaria e dal quale Paolo Virzì aveva tratto il film "Tutta la vita davanti". Ma il grande successo era arrivato tre anni più tardi con "Accabadora", vincitore tra gli altri premi del "Campiello", e con cui aveva dato voce ai matriarcati sardi tanto ricchi di tradizione quanto misconosciuti. 

 

Tra le sue opere successive "Presente", il saggio breve sul femminicidio "L'ho uccisa perché l'amavo (Falso!)", "Futuro interiore", "L'inferno è una buona memoria", il saggio "Istruzioni per diventare fascisti", "Noi siamo tempesta", "Stai zitta", "God save the queer. Catechismo femminista" e infine l'ultimo "Tre ciotole", entrato subito in testa alle classifiche di vendita.

 

L'editore Einaudi l'ha ricordata in un tweet, citando l'incipit del suo libro "God Save the Queer": "Dio mi ama come sono e vorrò essere, oppure rimarrò un disordine oggettivo nell'ordine della creazione, un'anomalia di programmazione destinata a stare ai margini, a essere guardata con sospetto, un peccato ambulante per il solo fatto di esistere così come sono?". Mondadori sullo stesso social ha pubblicato una sua foto scrivendo "Ciao Michela", con l'emoji di un cuore. La scrittrice Teresa Ciabatti, in un post su Instagram, ha scritto semplicemente 'Michela', mentre Loredana Lipperini su Twitter ha pubblicato una foto con la didascalia "Michela, amore. Grazie per tutto".
 

Sabato i funerali nella Chiesa degli Artisti a Roma

 Il funerale di Michela Murgia sarà celebrato sabato alle 15.30 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti.

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