1 di 1
© Daniele MariE

© Daniele MariE

© Daniele MariE

dal 25 al 28 settembre

Torna la Varese Design Week tra mostre, talk e performance

L'evento giunge alla nona edizione con un ricco palinsesto che esplora il tema della Gabbia

19 Set 2025 - 10:31
1 foto

La Gabbia, intesa in termini di progettualità e creatività a livello di design ma anche con il profondo significato metaforico del concetto di libertà intellettuale e personale, è il tema portante della nona edizione della Varese Design Week. Dal 25 al 28 settembre mostre, incontri pubblici e performance animeranno il centro storico e i dintorni della città, per coinvolgere non solo un pubblico specialista ma tutti coloro che amano il bello.

L'obiettivo della Varese Design Week

 La Varese Design Week nasce nel 2016 grazie all’impegno delle fondatrici Nicoletta Romano e Silvana Barbato con lo scopo di stimolare l’interesse di un pubblico più ampio (e non solo di addetti ai lavori) alla ricerca del gusto e alla rivalutazione della città nei suoi luoghi più significativi. Protagonisti dell'appuntamento varesino sono designer e aziende che possono presentare le proprie realizzazioni, in un’importante vetrina e nell’ambito di un circuito fortemente legato alla creatività, alla progettazione e alla messa in produzione dell’oggetto industriale. Ospite d’onore dell'edizione 2025 è l’architetto e designer Aldo Cingolani, che insieme alla dott.ssa Gabriella Belli, storica dell’arte e curatrice del progetto scientifico di Villa e Collezione Panza.

Le installazioni della nona edizione

  Sono tante le installazioni da non perdere durante questa VDW25. Ad esempio “àtrebiL” dei Carlo Rampazzi, esposta nel magnifico giardino all’italiana di Villa Panza, un’opera che segue il suo ormai celebre stile MAXIMINIMALISMOBILI. Oppure in Piazza San Vittore ci sarà “Grattacieli del futuro” a cura di Alberto Talarico e Bertone Design, un progetto di arte terapia che inviata i passanti alla partecipazione. “La condizione umana” in Piazza Monte Grappa è una scultura realizzata ad hoc da Marco Benedetti, che con le sue opere esplora il tema de Mito e del Simbolo. “Freedom” a cura di Novellocase e Fogliani Illuminazione Spa, con Time to Breed e la direzione artistica di Silvana Barbato in Piazza del Podestà trae spunto dalla natura che ci circonda, incarnata dalla farfalla da sempre simbolo di libertà e leggerezza. Nel Cortile d’Onore dei Giardini Estensi c’è “LOUD - LivingOUtdoorDesign” un concept coordinato dallo studio Riva Simone Architect, in collaborazione con Cagis Srl, Greendesign Sc e La Terra Cruda. Infine “Polisemia della Gabbia”, a cura del team Stage VDW25 Scuola Europea nel Cortile Perabò. Inoltre presso Gandini Kitchen Store si  potrà visitare la mostra “Mr. Savethewall e la Gabbia dei social network” dello street artist Mr. Savethewall.

Gli altri appuntamenti

 Anche quest’anno non mancheranno i momenti di scambio e dialogo: dalla conferenza del professor Enzo Laforgia, all'incontro con i detenuti e con Luca Spada (che si occupa del loro reinserimento sociale a fine pena) seguito da una performance artistica del cantautore Luca Re. Leonardo De Franceschi presenterà il suo libro in un talk per esplorare la cultura urbana tra design, arte, moda, musica e intelligenza artificiale. In programma anche il talk “Architettura e complessità, i nuovi paradigmi” con l’Architetto Riccardo Blumer, la tavola rotonda OUTDOOR DESIGN TRENDS, l'esperienza immersiva tra natura, design e arte "The Beat Cube", ideata dall'Arch. Fabiola Rizzuti e ospitata dalla Cascina La Lepre, dove si potranno visitare le mostre dell'artista italobrasiliano Henrique Rivello e dell'artista ungherese Dora Iren Bus. Si dipingerà poi insieme la tela gigante “Decollazione di S.G. Battista” di Pier Francesco Mazzucchelli detto “Il Morazzone”. La musica dal vivo è affidata alla Junior Band - banda M.A.M. e ai Brass Bulls. Non mancherà l'ormai consueto appuntamento con il petit déjeuner du cinéma presso il Cinema Nuovo: dopo una pausa a base di caffè e brioches sarà proiettato il film inedito “Amerikatsi” del regista armeno Mikael A. Goorjian, selezionato da Gabriele Ciglia e Giulio Rossini. Alla Fondazione Marcello Morandini si troverà l’installazione “Gabbia Vegetale” a cura di Fabiola Rizzuti, che trasporta i visitatori in una dimensione onirica. In occasione del finissage della mostra in corso "C’è Carta e Carta" si terrà l'evento dal titolo "Evasione" ispirato al romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie dove sarà possibile anche partecipare a un teatime nel giardino della Fondazione sul tema del Non compleanno di Alice.