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© Nicola Morittu_Bosca
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fino al 28 settembre

L'arte di Giuseppe Gabellone ridefinisce l'orizzonte nelle Cattedrali Sotterranee di Canelli

Palazzoirreale, con le sue antiche cantine Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco, ospita tra sculture, fotografie e opere site-specific

18 Mag 2025 - 11:26
12 foto

I linguaggi contemporanei dell'arte si uniscono alle antiche tradizioni vinicole nella mostra di Giuseppe Gabellone ospitata da Palazzoirreale a Canelli (AT). Aperta al pubblico dal 18 maggio al 28 settembre 2025, l'esposizione – a cura di Giorgio Galotti e sotto la responsabilità creativa di Diana Berti – presenta 9 opere tra sculture, fotografie e una nuova produzione site-specific diffuse negli spazi dell’azienda vinicola Bosca e nelle antiche cantine "Cattedrali Sotterranee", Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco.

Il percorso espositivo

 Il percorso espositivo a Palazzoirreale inizia con la fotografia "Testa capovolta"(2024), un'immagine che ritrae una testa in terracotta che, vista da sotto, dalla sua cavità, prende le sembianze di un vaso. Questa accoglie i visitatori all'ingresso della mostra e li introduce nell'universo narrativo di Giuseppe Gabellone. Quello che si snoda poi attraverso le opere è un racconto scandito da bassorilievi, una fotografia disposta a pavimento e una serie di fusioni in stagno a parete realizzate per l’occasione. Oltre una vetrata che delimita la linea di produzione è collocata la prima delle due sculture luminose "Untitled" (2018), che allude a un paesaggio che si estende oltre lo spazio espositivo. Ma il vero fulcro dell'esperienza è "Tramonto scivola" (2025). Si tratta di un proiettore motorizzato che movimenta un quadrato giallo fatto di luce che ridefinisce lo spazio, entrando in dialogo con l’architettura degli ambienti. A conclusione ideale del percorso, l'altra opera "Untitled", sempre del 2018 collocata nelle antiche cantine Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Si tratta di una lanterna sovradimensionata che convive con il buio e gli odori organici delle gallerie sotterranee dove riposano e fermentano le uve.

L'orizzonte di Giuseppe Gabellone

  Quello immaginato da Giuseppe Gabellone per Palazzoirreale è un racconto visivo in cui ogni traccia, disseminata nelle sale, punta all'unico obiettivo di individuare un orizzonte, inteso come linea, meta o apparizione misteriosa, che possa coinvolgere il pubblico a livello esperienziale e proseguire a svelare le storiche aree di produzione della casa spumantiera Bosca. "L’intero percorso attiva la percezione dello sguardo attraverso il coinvolgimento delle pupille come protagoniste occulte, continuamente sollecitate ad assecondare la rifrazione della luce sulle opere o la luminosità delle stesse sugli spazi; quelli industriali della linea di produzione e i più arcaici delle cantine. Luoghi che, per l’occasione, diventano paesaggio anamorfico con cui dialogare e da cui prendere le distanze per non forzarne il risultato. Un esercizio di pesi e contrappesi sapientemente gestito a favore della visione complessiva, un’osservazione del vuoto come orizzonte da attraversare" ha spiegato il curatore Giorgio Galotti.
 

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