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Valdagno si racconta in un Gin

Tutto il paese coinvolto per il lancio di 52 Mule Road, il primo gin delle prealpi vicentine 

Gin 100% italiano 

Quando un Gin può diventare espressione di un territorio? Certamente quando per comporlo si scelgono botaniche locali, piante tipiche e si riesce a dargli un’anima sinceramente riconoscibile. Ma c’è di più: perché per essere veramente un prodotto locale un craft spirits deve essere riconosciuto come tale dai suoi “concittadini”, che devono innamorarsene e farne una propria battaglia personale.

 

È proprio in quest’ottica che Mauro Feltrin e Tamara Gelaini Fardelli hanno deciso di coinvolgere tutta la loro Valdagno per un grande evento di lancio per il primo Gin delle prealpi vicentine, 52 Mule Road.

 

 

Questo distillato 100% italiano, artigianale e dalla forte impronta territoriale è composto da ginepro, angelica, coriandolo, salvia, rosmarino e una fresca punta di limone. Il tutto è arricchito poi da erbe montane, come genziana, assenzio e Tanaceto Partenio, chiamato nelle da queste parti "maresina".

 

 

Mauro e Tamara, siete soci nella vita e adesso anche negli affari. Come, quando e perché due importanti manager del mondo food si sono decisi a lanciare un Gin tutto loro?

 

Mauro: “Sono veneto, sono un commerciale di una multinazionale del mondo food per il canale Horeca e sono un grande appassionato di food&beverage. L’idea di creare 52 Mule Road è nata a seguito del primo lockdown e dal cambio di vita che abbiamo subito, una novità inattesa che ci ha concesso di fermarci e guardare il territorio in cui viviamo con occhi diversi. Ammetto che è servito del tempo per mettere a terra l’idea, so bene quanti Gin artigianali sono presenti nel mercato e per lungo tempo mi sono chiesto il vero perché di questo prodotto. Poi ho deciso di buttarmi e di spostare la domanda da ‘perché’ a ‘perché no’?”.

 

Tamara: “Sono la responsabile marketing in una multinazionale, sempre nel mondo food, ma nell’ambito B2C. Quando Mauro mi ha parlato per la prima volta di quest’idea ammetto di aver avuto qualche dubbio, ma ho trovato interessante il voler parlare di un territorio meno popolare del Veneto, ma comunque bello, interessante e che ha molto da regalare. Mi è piaciuta soprattutto l’idea di volerlo racchiudere in un distillato non tradizionale che potesse suscitare l’interesse anche di un target più ampio, giovane, moderno. Abbiamo quindi unito le nostre rispettive conoscenze e il risultato è stato proprio 52 Mule Road. L’impronta che vogliamo dare a questo Gin è comunque internazionale e crediamo che, se riusciremo a portare maggiore interesse, curiosità e persone verso il nostro territorio, avremo sicuramente vinto la nostra personale sfida”.

 

 

Parliamo ora della bottiglia. Si nota un attento studio dietro alla scelta dell’etichetta e della retro-etichetta, da dove nasce quest’idea e cosa rappresenta?

 

Le Piccole Dolomiti sono luogo d'incontro tra storia e natura. È qui che il fronte italiano ha combattuto la Grande Guerra e sempre qui una manciata di uomini ha iniziato a costruire nel 1917 una mulattiera lungo il costone della montagna che portava, e tuttora conduce, al monte Pasubio: la Strada delle 52 Gallerie. Stiamo parlando di un’opera eroica e d'ingegneria militare, costruita in soli 10 mesi e con i mezzi dell’epoca. Il suo utilizzo fu strategico in quanto consentiva a dorso di mulo il trasporto di rifornimenti al fronte, rimanendo al riparo dal fuoco austriaco. La porta che vedete sull’etichetta del Gin  (realizzata dall’artista The Animismus) è la porta numero uno e recita la frase: ‘Ex arduis perpetuum nomen’, che sta a significare ‘Da ardue imprese, la fama eterna’. È un percorso che regala emozioni e non solo da punto di vista naturalistico o escursionistico, ma per la storia che si sente sulla pelle nel percorrerlo. Abbiamo così voluto rendere un importante tributo a questo luogo della zona che merita di essere ancora più raccontato e ancora più conosciuto. Sul retro è stata inserita all’interno un’immagine del sentiero che potesse mostrare che è un Gin ispirato al mondo montano, ma anche che potesse avere sul fronte la bellezza di queste montagne. Infine, sul retro esterno il profilo della foglia della maresina, che oltre a essere la botanica più locale e meno conosciuta, dona anche un tocco di verde a questo distillato. Abbiamo giocato con tre colori portando la galleria a essere più realistica possibile, ma c’è anche il nero dell’etichetta per conferire il posizionamento al prodotto e l’oro perché ci ricorda il sole che atterra su queste gallerie e le sue rocce.

 

 

Questo progetto nato dalla vostra volontà ha subito trovato sia dei validi collaboratori sia dei compagni di viaggio…

 

Come ci piace sempre dire, nel lavoro la fortuna non esiste. Fortuna è quando il talento incontra l’occasione e noi abbiamo avuto l’occasione di incontrare dei talenti come Alfredo Del Bene, grande illustratore che ha disegnato l’etichetta e che ringraziamo di cuore per la dedizione e l’impegno, e Terre Gaie, cantina veneta che ha creduto in questo progetto e lo supporta a vari livelli.

 

 

Per il lancio invece avete trovato un’intera città pronta a sostenervi…

 

Per presentare il Gin e la sua versatilità abbiamo deciso di coinvolgere alcune tra le eccellenze cittadine. Il giorno 11 giugno ognuno ha proposto il distillato in modo unico e innovativo, rispettando il proprio DNA: la Tramezzineria Dante ad esempio con un classico gin tonic con un gustoso tramezzino alla maresina ideato per la serata, mentre l’Enoteca Salumeria Amarcord con il bartender Federico Marcato ha proposto 2 cocktail Signature, il bar Corso Italia 47 con un aperitivo e bocconcini creati per l’occasione. Il gin ha preso vita anche attraverso una proposta salata di Rochefort e filetto di salmone coda nera con burro morbido al gin presso la gastronomia Lallo e Lolli. Per i palati amanti del dolce il Gelataio di Valdagno ha creato una crema al 52 Mule Road variegata al passion fruit con crumble di cioccolato fondente e la pasticceria Dall’Alba un Cherry Mule, un cremoso al gin, cioccolato e ciliegie. Non poteva però mancare un’interpretazione anche per il più classico espresso che, grazie a La Caffetteria Veneta, si propone con un’aria al 52 Mule Road. Una nuova dimostrazione di quanto qui si sappia fare squadra per raccontare le proprie eccellenze, sfruttando l’enogastronomia come traino per il turismo. Queste zone sono piene di eccellenze alimentari, e il nostro obbiettivo è proprio quello di entrare a far parte di questa tradizione. Ci teniamo anzi a ringraziare la Confcommercio di Valdagno per il supporto fornitoci e tutte le attività commerciali del centro che hanno accolto positivamente e con entusiasmo la nostra proposta.

 

Di Indira Fassioni 

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