Immerso nel verde dell’Appia Antica, a pochi passi da Porta San Sebastiano, Solum è un ristorante dove convivono brace, cocktail d’autore e musica dal vivo in una dimensione multisensoriale
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Un salotto bucolico a cielo aperto, la cui proposta gastronomica porta la firma dello Chef Gaetano Costa, che celebra la cucina mediterranea e le origini italiane con piatti alla brace e prodotti locali. Il suo è un racconto culinario caratterizzato da sapori concreti e da cotture dai rimandi antichi.
Il progetto è guidato dall’imprenditore Edoardo Marchese con Chiara Paolini alla direzione organizzativa. Aperto dal martedì alla domenica, dall’aperitivo al dopocena, Solum è il nuovo listening restaurant romano, dove gusto e suono si incontrano per regalare serate fuori dal tempo.
Mettere a marinare per 12 ore il filetto di salmone con il sale, lo zucchero di canna e il bouquet di spezie miste (coriandolo, ginepro, finocchietto); trascorso il tempo, pulirlo e lavarlo sotto acqua corrente fredda così da rimuovere ogni traccia della marinatura.
Asciugare bene con della carta, insaporire con una leggera spolverata di pepe bianco e lasciar riposare in frigo per 4 ore circa.
Procedere, quindi, con il crumble di riso.
Cucinare il riso in acqua bollente salata, scolare e lasciar raffreddare.
Unire lo zucchero di canna e il sale e frullare con un cutter; asciugare, poi, in forno a 100° per un'oretta, fino a che il composto diventi asciutto.
Per la salsa alla spirulina, frullare con il blender lo yogurt e la spirulina con del sale e un pizzico di pepe bianco fino ad ottenere una salsa vellutata di colore verde.
Lasciare riposare in frigo per un'oretta circa.
Procedere quindi all’affumicatura: munirsi di rami di quercia dai quali ottenere dei piccoli trucioli da riporre in delle apposite cocottine.
Impiattare, tagliando la scaloppa di salmone a mò di sushi classico e adagiare in un piatto bianco.
Condire con il crumble in superficie, guarnire con la salsa di yogurt alla spirulina e incendiare, infine, i trucioli di quercia.
A fiamma viva, coprire con la cloche il piatto in modo da far spegnere la fiamma per ottenere il fumo.
Scoprire il coperchio al momento di servire il piatto a tavola.
A cura di Indira Fassioni