Osteria di Torre a Cona, l’eleganza della cucina toscana tra le vigne
© Ufficio stampa
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Tra le dolci colline a sud-est di Firenze, sorge la tenuta di Torre a Cona, un luogo dove la Toscana mostra il suo volto più autentico.
All’interno di questa proprietà storica, oggi raffinato wine resort, si trova un ristorante capace di far dialogare natura, storia e gastronomia: l’Osteria di Torre a Cona, ospitata nell’antica limonaia settecentesca della villa padronale.
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Non è un semplice ristorante immerso nel verde. L’Osteria è il cuore gastronomico della tenuta, il luogo dove l’esperienza enologica e quella dell’ospitalità trovano una sintesi attraverso la cucina. E proprio con la bella stagione, quando i glicini fioriscono e i tavoli si spostano all’esterno, il piacere di un pranzo o di una cena si arricchisce di paesaggio, luce e profumi.
Lo chef Enrico Romualdi guida la cucina con uno stile sobrio e deciso, ispirato alla tradizione contadina ma attento ai tempi e alle materie prime. Il suo menu segue il ritmo delle stagioni e della filiera corta, con un lavoro continuo di selezione tra piccoli allevatori, orticoltori, pescatori e produttori del territorio. I piatti parlano il linguaggio della cucina toscana, ma senza manierismi: l’obiettivo non è replicare fedelmente, bensì interpretare con misura e precisione.
In carta si trovano proposte come il risotto ai carciofi con pinoli tostati e finanziera, un piatto che fonde terra e tecnica, oppure il maccheroncino al ragù bianco d’anatra e la pancia di maiale croccante con salsa di Badia a Corte, ispirata all’aceto di vino prodotto in tenuta. Non mancano mai le grandi carni toscane, a partire dalla bistecca alla fiorentina, selezionata tra razze come la Chianina, la Maremmana o la Calvanina. Il lavoro sul vegetale è altrettanto presente, con proposte che valorizzano legumi, ortaggi e aromatiche locali, e piatti vegetariani costruiti con lo stesso rigore riservato alla carne.
Per chi desidera un’immersione completa, l’Osteria propone due menu degustazione, “Il Glicine” e “I Tigli”, che raccontano il territorio in sei o otto passaggi, tra antipasti, primi, secondi, dolci e piccola pasticceria. Ogni piatto ha un legame diretto con la tenuta, che sia l’olio extravergine IGP, il vino utilizzato nelle salse o le erbe raccolte nel giardino. Il pane viene fatto in casa ogni giorno, a base di grani antichi, e le paste fresche sono preparate al momento.
Il servizio è attento, rilassato, curato nei toni e nei tempi, in perfetta coerenza con il contesto. Il dehors in pietra, incorniciato da piante aromatiche e alberi secolari, è il luogo ideale per vivere il ristorante durante i mesi più miti: una sala a cielo aperto dove ogni dettaglio – dal tovagliato alla mise en place, dalla musica d’ambiente alla disposizione dei tavoli – è pensato per valorizzare l’esperienza senza forzature.
A completare l’offerta, una carta dei vini costruita attorno all’identità enologica di Torre a Cona, con i Chianti Colli Fiorentini, il Sangiovese in purezza Badia a Corte, i monovarietali di Syrah, Merlot e Chardonnay, ma anche selezioni di grandi etichette toscane e qualche incursione internazionale. La squadra di sala è sempre pronta a consigliare abbinamenti in grado di esaltare la cucina con naturalezza.
In un territorio spesso dominato da proposte turistiche standardizzate, l’Osteria di Torre a Cona rappresenta un esempio virtuoso di come la cucina possa tornare a essere espressione autentica del luogo, senza compromessi e senza eccessi. Perfetta per chi cerca una Toscana silenziosa e colta, fatta di sapori veri, saperi antichi e bellezza quotidiana. Una meta ideale per la stagione calda, quando la luce allunga le giornate e una cena tra i glicini vale più di mille parole.
Di Indira Fassioni