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Natale 2021: dove mangiare

Il Natale sa di buono. Per festeggiarlo in modo diverso dal solito, in famiglia o con amici, ecco alcuni menu proposti per il pranzo (o la vigilia) nei migliori ristoranti dello Stivale

Dove mangiare a Natale 2021  

L'importante è stare insieme a chi si ama per condividere delle ore leggere con proposte che rinnovano la tradizione, senza mai snaturarla, esaltandone i gusti e le materie prime, per un Natale in piena regola, liberi da ogni canone.

 

Antica Osteria Magenes

 

Situata a Barate di Gaggiano, in provincia di Milano (in zona Milano Sud), nella primissima campagna milanese, seguendo il corso del Naviglio Grande, si trova questo ristorante che è una vera chicca per intenditori, segnalato sulla Guida Michelin 2022. Nata da una storia centenaria, di convivialità, culto e lavorazione dei prodotti del territorio, ora sono Mamma Mariella Magenes ed i fratelli Dario e Diego Guidi, rispettivamente Chef e Maitre-Sommelier, a gestire questo ristorante a conduzione familiare e di tradizione, ma che dalla tradizione solo prende, ne rispetta i valori e ne esalta le materie prime (come nei classici, gli unici del menù, Risotto Giallo Milano 2010 e la Cotoletta milanese), per poi creare un’esperienza del tutto nuova, condotta abilmente dalla mente creativa di Chef Dario Guidi. Per il pranzo di Natale, Magenes propone, tra gli antipasti l’Uovo in cereghin e caviale di aringa affumicata ed il Cannellone croccante ripieno di guancia di maialino, pesto e rafano; tra i primi, il Risotto al limone, liquirizia e jus di vitello e il secondo di Galantina di cappone, il suo fondo e purè Robuchon. Immancabile il Panettone Magenes con crema al mascarpone.

https://osteriamagenes.com

 

 

Ristorante Pierino Penati

 

Quella di Pierino Penati è un’insegna storica che vanta una Stella Michelin, immersa nel verde delle colline brianzole in quel di Viganò (Lecco), situata all’interno di un incantevole giardino che sembra uscito dalle favole e che nel periodo natalizio viene addobbato a festa con migliaia di luci. A dirigere l’orchestra c’è Chef Theo Penati, eclettico, creativo, dirompente e terza generazione della gestione di famiglia, la cui cucina rappresenta le memorie del passato con la costante voglia di innovarsi, oltre ad una costante ricerca della migliore materia prima. Nel menù del pranzo di Natale del ristorante si potranno assaggiare dagli antipasti con “Il Panino di Pierino” (Salame Brianzolo) e il Paté Tartufato, Culatello di Zibello e Pan Brioches, al primo quale Risotto Cremoso, Radicchio Invernale e Taleggio Liquido e l’immancabile Cappone Farcito della Tradizione, Purè di Patate e Carciofi. Non mancherà il dolce di Natale, proposto come Bavarese al Panettone con Crema Inglese al Cioccolato, oltre alla proposta di abbinamento con tre vini.

https://pierinopenati.it

 

 

San Domenico di Imola

 

Poche presentazioni per la cucina del ristorante Due Stelle Michelin da oltre 40 anni (il più longevo d’Italia) guidata da Chef Max Mascia, nuova generazione e nipote di Chef Valentino Marcattilli, che nel 1970 fu un vero rivoluzionario, sdoganando per primo il concetto romagnolo di trattoria a favore di un’esperienza più raffinata. Al San Domenico di Imola, Natale rappresenta l’accoglienza fin da quel tempo: il cliente diventa ospite e, compito del ristorante, è quello di far sì che un pranzo o una cena diventino un’esperienza a 360 gradi, senza essere limitata al piatto. Lo straordinario menù di Natale si apre con Ostrica, brodo di sedano rapa e burro nocciola come antipasto e propone, tra i primi, il piatto iconico di questo ristorante, ovvero l’Uovo in Raviolo “San Domenico”, burro di malga, parmigiano dolce e tartufo bianco. Per secondo, è proposta la Sella di maialino al forno, salsa al rosmarino e, come dolce, la Zuppa Inglese.

https://www.sandomenico.it

 

 

Mi View Restaurant, Milano

 

Torniamo a Milano nella location unica al ventesimo piano del World Join Center, in zona Portello, un magnifico punto d’osservazione su tutta la città. La sala principale del ristorante, infatti, affaccia direttamente sulla città di Milano, offrendo una vista mozzafiato sul capoluogo meneghino. In cucina c’è l’Executive Chef Cristian Spagnoli, che propone una cucina tradizionale in chiave contemporanea, selezionando accuratamente gli ingredienti ed esaltandone i sapori, valorizzando solo produzioni biologiche, biodinamiche o a Km 0. Inoltre, Mi View è fortemente ancorato a 25 anni di storia di Artigiano in Fiera: le materie prime, infatti, vengono selezionate direttamente presso aziende agroalimentari che ogni giorno, da generazioni, sono dedite alla produzione del bello e del buono, preservando antichi metodi di lavorazione. Anche la carta dei vini, curata dalla Maitre Sommelier Monica Angeli, è il frutto di un’attenta ricerca tra eccellenze del panorama vitivinicolo italiano e internazionale. Il pranzo di Natale ideato da Chef Spagnoli si apre con un’Insalata di gallina e lingua, purea di patata arrostita e bagnetto verde e propone, tra i primi, i Cappelletti in brodo ristretto di cappone e il secondo di Cappello del prete, cappone, zampone, testina e le loro quattro salse. Non può mancare il Panettone artigianale con salsa Aurum e l’abbinamento con tre calici di vino.

https://miview.it

 

 

Il Moro di Monza

 

I fratelli Antonella, Vincenzo e Salvatore Butticé (rispettivamente Sommelier e Chefs del ristorante) propongono una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana, appassionata e riconoscibile, così come il savoir faire da Grand Tables e il gusto per l’accoglienza che li contraddistingue dal 1996. La cucina degli Chef è una commistione tra la loro terra d'origine e il territorio che li ha accolti, tra Sicilia e Lombardia. Il pane viene realizzato due volte al giorno in casa usando solo antichi grani siciliani che necessitano circa 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. Ma nell'esperienza de Il Moro si mescolano anche tanti piccoli produttori che la famiglia Butticé ha conosciuto e apprezzato fin dall’inizio e che sono il fil rouge della loro storia familiare. L’atmosfera è elegante e contemporanea, con gli interni del ristorante che sono stati curati da Morfox, architetti ed artigiani che hanno disegnato gli showroom di Armani e Ducati. Il menù di Natale propone da Caviale, ostrica e fusillo soffiato, al primo di Brodo di cappone e plin ai ricci di mare fino alle Candele di paccheri, pistacchio di Raffadali Dop, e salmone affumicato con il mandorlo. Non manca il “Panettone dimenticato”.

https://www.ilmororistorante.it

 

 

Il Pagliaccio, Roma

 

Due Stelle Michelin, Tre Forchette Gambero Rosso e premiato da Michelin come Miglior Servizio di Sala 2022 (riconoscimento andato a Matteo Zappile). Il ristorante guidato da Chef Anthony Genovese è un’esperienza unica, intima e ricercata. La cucina del Pagliaccio è raffinata ed inequivocabile: nel menù si evince tanto la creatività quanto l’esperienza di una vita. Una cucina che abbraccia il mondo della fusione di sapori e profumi diversi di Chef Genovese, accompagnato al suo fianco, ormai da anni, da Chef Francesco di Lorenzo e dalla pastry Chef Dalila Salonia. Per Natale, Il Pagliaccio vuole regalare il sogno di un viaggio sensoriale ai confini del gusto: il pranzo si apre, infatti, con Crostata all’ Olio, Baccalà e Funghi, per seguire, tra i primi con i Tagliolini, Radicchio, Uova di Salmone e Fumo e il secondo a base di Anatra, Melograno, Rosa di Gorizia, Scorzonera e Nocciole. Il dolce sarà Lo Streusel: Mandorle, cacao e nocciola.

https://www.ristoranteilpagliaccio.com

 

 

Ristorante Vivace di Brescia

 

Si chiama Vivace ed è una nuova esperienza di cucina contemporanea nel cuore di Brescia: il locale è frutto di un’idea di Eliana, Stefano e Giorgio Pasotti, 3 fratelli grandi appassionati di enogastronomia, che hanno coinvolto per il loro progetto Daniele Merola, proprietario di altri locali nel bresciano. Ad accomunarli è la volontà di dare vita a uno spazio dove poter vivere, allo stesso tempo, un piacevole viaggio enogastronomico e un momento rilassante, lontani dai pensieri della frenetica vita di tutti i giorni. In cucina c’è lo Chef Davide Modesti, bresciano con svariate esperienze alle spalle. La volontà, condivisa con la proprietà, è quella di catturare l’ospite, dando nuova vita alla tradizione: lo chef propone piatti partendo da ricette conosciute, ma stuzzicando il palato e la fantasia con moderni aggiustamenti e divertenti rivisitazioni, così da renderli mai monotoni. Davide utilizza elementi simbolo del territorio, dalle materie prime alle ricette, rivisitandole, portando quel tocco contemporaneo capace di conferire loro eleganza, leggerezza e vivacità. Per Natale, lo Chef propone, tra gli antipasti Coppa di mora romagnola al bbq, salsa chimichurri, spuma di finocchi e finocchi gratinati, gli immancabili Cappelletti della tradizione in brodo di cappone come primo e, tra i secondi, l’Anatra glassata all’arancia e scalogni fondenti. Il Panettone scottato al burro, cioccolato e agrumi chiuderà in dolcezza il pranzo di Natale di Vivace.

https://vivacebrescia.it

 

 

Sine Restaurant, Milano

 

SINE, cioè ‘senza’ come scrivevano i latini, vuole allargare i confini della cucina gourmet e della gastronomia di qualità. Roberto Di Pinto è lo Chef del Sine, il ristorante ‘Gastrocratico’ di Milano: il termine ‘Gastrocrazia’, che ispira l’intero menù del Sine, nasce dall’unione di due parole: Gastronomia, ovvero la scienza alla base della cucina e Kratos, “potere” in greco antico. Potere alla cucina, dunque, non per esibirla semplicemente, ma per liberarla da vecchi cliché e canoni obsoleti. La cucina di Chef Di Pinto parte dalle sue origini partenopee e si sviluppa e arricchisce attraverso le tappe compiute nel corso della carriera. La mediterraneità delle materie prime e la loro lavorazione parlano di Napoli e del forte legame con questa terra. La tradizione viene rivisitata per essere esaltata e, a volte, dissacrata, senza però mai mancarle di rispetto. Il suo è il menù della vigilia di Natale, che si apre con l’antipasto di Pizzetta fritta, friarielli, palamita e basilico, propone tra i primi la Mescafrancesca, patate e astice e come secondo Rombo, colatura d’alici e scarola. Come dessert, viene proposto O’ Panettone al profumo di pastiera napoletana.

http://sinerestaurant.com

 

 

Bites Fish Bar a Vigevano

 

Chiudiamo con una proposta giovane, accattivante e contemporanea: Bites Fish Bar, nuovo progetto di Bites Milano, aperto in quel di Vigevano (Pv). La cucina ricerca il connubio tra sapori provenienti da tutto il mondo, utilizzando diverse tecniche di preparazione, dalla brace alla fermentazione, frutto della conoscenza degli Chef Andrea Baita e Pietro Zamuner e delle loro esperienze internazionali. Il rispetto per la stagionalità degli ingredienti, insieme alla costante passione per la ricerca e per la sperimentazione, fa sì che il menu sia in continuo cambiamento, proponendo percorsi di degustazione sempre innovativi. Il menù si concentra su piccoli piatti (bites, appunto), tutti di pesce: crudi, fritti e alla brace. Per Natale, gli chef propongono dall’entrée di Tacos di baccalà mantecato, erba cipollina, gel di arancio, all’antipasto di Tataki di tonno marinato, spuma di favetta, tarassaco, terra di olive, ai primi come Riso, patate e cozze, al secondo di Centrofolo viola alla brace, cavolo nero e crema di sedano rapa. Ovviamente, non viene tralasciato il dolce, l’homemade Panettone con crema al mascarpone.

https://bitesrestaurants.com

 

Giorgia Brandolese

A cura di Indira Fassioni

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