© ufficio stampa | Ficheria
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Tra mare, borghi e panorami italiani ecco dove andare per godere le atmosfere settembrine
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Settembre non è solo il ritorno alla routine: è il mese in cui l’estate mostra il suo lato più dolce. Le giornate sono ancora calde, ma senza l’afa di agosto, i luoghi sono meno affollati e i colori del paesaggio si fanno più morbidi. È il momento ideale per una fuga fuori porta o per un viaggio che unisca relax, natura e soprattutto buona cucina. Abbiamo selezionato nove indirizzi ed eventi italiani che meritano di essere vissuti proprio ora: ristoranti, bistrot, fine dining e feste popolari dove il gusto e le tradizioni dialogano con il paesaggio, tra mare, borghi e vigne, per godersi fino in fondo gli ultimi sapori d’estate.
Il Barbagianni: fine dining toscano tra orto urbano, tecniche contemporanee e identità territoriale - A Colle Val d’Elsa, nel cuore del borgo medievale, il ristorante Il Barbagianni propone una cucina che vive in stretto dialogo con la natura e con la stagione. Settembre, mese di passaggio e di raccolti generosi, diventa qui l’occasione per raccontare la Toscana attraverso i suoi ortaggi, le erbe spontanee e i frutti tardivi, molti dei quali provengono direttamente dall’orto sulle mura, lo spazio coltivato che rifornisce quotidianamente la cucina. È da questo giardino urbano, sospeso tra storia e natura, che arrivano gran parte delle materie prime che gli chef Alessandro Rossi e Lorenzo Neri trasformano in piatti equilibrati e sorprendenti.
La filosofia è chiara: il vegetale non è contorno, ma protagonista. Fermentazioni, estrazioni e cotture delicate restituiscono intensità e leggerezza, mentre la componente proteica – come la ricciola dell’Elba, l’anguilla del Tirreno o la trota dell’Arno – entra in dialogo con i raccolti di stagione. Due i percorsi degustazione: Radici, che affonda nella tradizione toscana, e Visione, più libero e creativo, a cui si affianca la proposta alla carta. Il Barbagianni racconta così un’estate che si chiude senza malinconia, ma con il respiro ampio della campagna e del mare toscano: un’esperienza gastronomica che parte dall’orto, attraversa il territorio e trova nella tavola la sua forma più autentica e contemporanea.
Villa Petriolo a Cerreto Guidi: la Toscana biodinamica da vivere a settembre - A Villa Petriolo, la campagna toscana si vive con tutti i sensi. La tenuta è un microcosmo di vigne, orti biodinamici e pascoli, che trova la sua massima espressione a settembre, quando la vendemmia è alle porte e la natura è nel suo momento più rigoglioso. Qui lo chef Stefano Pinciaroli guida PS Ristorante, insignito della Stella Verde Michelin, con una cucina che intreccia sostenibilità e gusto. In questi mesi prende vita anche il Mater Food Lab, spazio più informale dove protagonisti sono pesce freschissimo e ortaggi raccolti al mattino, lavorati con tecniche leggere che lasciano emergere la purezza dei sapori. Cenare o pranzare a Villa Petriolo significa concedersi un’esperienza che è insieme gastronomica e paesaggistica: un’estate che continua tra piatti contemporanei, vino toscano e la quiete della campagna.
Bellevue Syrene a Sorrento: un Mediterraneo che non smette mai di affascinare - Sorrento a settembre è pura magia: meno folla, luce più morbida e un mare ancora invitante. Il Bellevue Syrene incarna da sempre questa bellezza, con una posizione a picco sul Golfo di Napoli e una cucina che celebra il Mediterraneo in tutte le sue sfumature. Pasta fresca fatta a mano, sughi profumati, crudi di mare impeccabili e classici senza tempo come gli spaghetti alle vongole: ogni piatto è un omaggio alla tradizione, eseguito con cura e rispetto delle stagioni. La carta dei vini privilegia le etichette campane, con bianchi freschi perfetti per accompagnare i piatti marini. È l’indirizzo giusto per chiudere l’estate con un pranzo o una cena sospesi tra mare, luce e sapori autentici.
Grottino a Gualdo Cattaneo: la forza della brace umbra nelle sere settembrine - In Umbria, settembre porta con sé serate più fresche e una luce che invita alla convivialità. Nel borgo di Gualdo Cattaneo, il Grottino di Marco Micucci è un punto di riferimento per chi ama la carne e i sapori robusti. La brace è il cuore della cucina: qui la Manzetta Prussiana, frollata a lungo per sviluppare morbidezza e complessità, viene cotta con precisione per esaltare succosità e aroma. Accanto a essa, piatti come i maltagliati al ragù di cinghiale raccontano la tradizione umbra più autentica. L’atmosfera è informale e accogliente, ideale per una serata settembrina da trascorrere senza fretta, tra calici di rosso locale e piatti che riscaldano il cuore.
Vetera a Matera: la cucina lucana tra tradizione e sguardo moderno - Matera, con i suoi Sassi illuminati dalla luce dorata di settembre, è uno scenario unico per vivere la cucina di Vetera. Lo chef Eduardo Estatico porta una visione contemporanea che parte da ingredienti poveri ma identitari – legumi, grano duro, erbe spontanee, carni locali – per trasformarli in piatti moderni e puliti. Le tecniche, dalle cotture lente alle estrazioni di sapore, permettono di esaltare la materia prima senza snaturarla. Il risultato è un menu che racconta la Basilicata di ieri e di oggi, senza cadere nella nostalgia, ma spingendo lo sguardo in avanti. Cenare tra le pietre millenarie significa vivere un’esperienza che unisce storia, territorio e innovazione in un’unica tavola.
Mazzarò Sea Palace a Taormina: alta cucina mediterranea tra mare e contemporaneità - Taormina a settembre mantiene intatto il suo fascino, con il mare ancora caldo e giornate perfette per scoprire la Sicilia. Al Blum Restaurant del Mazzarò Sea Palace, lo chef Riccardo Fazio propone una cucina che unisce i prodotti locali – dal tonno all’anguilla, dagli agrumi ai formaggi tipici – a tecniche moderne che esaltano i sapori senza snaturarli. Marinature delicate, affumicature leggere e contrasti di texture danno vita a piatti dal forte carattere mediterraneo. La location, a pochi passi dal mare, offre anche esperienze su misura: dalle cooking class alle colazioni in barca. Un indirizzo ideale per chi vuole vivere fino in fondo la Sicilia di fine estate.
Ficheria a Prignano Cilento: il fico, simbolo della fine estate - Settembre è il mese dei fichi e il Cilento li celebra nel modo più originale possibile: con Ficheria, il primo ristorante al mondo interamente dedicato a questo frutto, nato dalla visione di Santomiele e dalla creatività dello chef Andrea Impero. Qui il fico viene interpretato in ogni sua forma, dall’antipasto al dolce, con abbinamenti sorprendenti che lo uniscono a pesce, carni e prodotti locali della Dieta Mediterranea. Il menu, guidato anche dal sous chef Daniele Binario, è un viaggio che esalta la biodiversità del territorio attraverso fermentazioni, contrasti e composizioni inedite. In un mese in cui il fico raggiunge la sua maturazione perfetta, Ficheria diventa la meta ideale per chiudere l’estate con un’esperienza unica e memorabile.
Borgo Scopeto Wine & Country Relais: settembre tra vino, arte ed eventi nel Chianti - Tra le colline del Chianti Classico, con vista su Siena e sulla Torre del Mangia, Borgo Scopeto Wine & Country Relais è una destinazione che intreccia lusso, storia ed enogastronomia. Il borgo medievale, trasformato in un raffinato relais a 5 stelle, unisce camere e suite arredate con gusto, una villa indipendente con giardino privato e vasca idromassaggio, e soprattutto una tenuta di 500 ettari tra vigneti, oliveti e produzioni d’eccellenza. Qui nascono etichette di vino rinomate e un olio extravergine d’oliva che riflettono l’anima autentica del territorio.
Settembre 2025 porta con sé un calendario di appuntamenti che arricchiscono l’esperienza: dal Sunset Sound, una rassegna musicale con concerti jazz al tramonto, al Golden Hour Cocktail Party a bordo piscina (venerdì 12 settembre), fino a Paesaggi dell’Anima, mostra di sculture luminose e dinamiche di Davide Dall’Osso, artista noto anche per le sue scenografie al Festival di Sanremo. Momenti che intrecciano musica, arte e convivialità in un contesto unico.
Festa dell’Uva di Vo’: la magia dei carri allegorici tra i Colli Euganei - Dal 19 al 21 settembre 2025, i Colli Euganei si accendono con la 74ª edizione della Festa dell’Uva di Vo’, una delle manifestazioni più longeve e amate del Veneto. È un appuntamento che unisce tradizione, arte popolare e spirito di comunità, trasformando il borgo in un palcoscenico a cielo aperto. Cuore della festa sono i carri allegorici, realizzati interamente a mano con veri acini d’uva: ogni carro richiede mesi di lavoro e coinvolge decine di volontari, fino a 50 per ciascuna opera, per un totale di oltre 22 quintali di uva utilizzati. Le sfilate – domenica 21 settembre alle 15 e alle 20.30 – rappresentano il momento clou: di giorno colorate e imponenti, di notte magiche e surreali, grazie a un sistema di illuminazioni che trasforma i carri in opere vive e luminose. La manifestazione è anche un’occasione per degustazioni di vini locali, percorsi tra le cantine, concerti e laboratori, in un clima festoso che racconta la vocazione agricola e creativa di questo angolo del Veneto.
A cura di: Indira Fassioni