Il giro del mondo gastronomico restando a Dubai è possibile
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Dubai è oggi uno dei pochi luoghi al mondo dove è davvero possibile attraversare culture, cucine e continenti nel tempo di una giornata
Dubai è una città che si è fatta crocevia della gastronomia internazionale, e che ospita al suo interno alcune delle realtà più interessanti e identitarie della ristorazione globale. Qui, tra rooftop futuristici, hotel ultra-lusso e quartieri in continua evoluzione, si possono assaporare i profumi e i sapori del Mediterraneo, del Sud-Est asiatico, del Giappone contemporaneo e del Perù urbano senza mai salire su un aereo. Di seguito, sei indirizzi simbolo che rendono questo viaggio possibile.
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Zuma Dubai è ormai un’istituzione. Aperto nel 2008, il ristorante ha contribuito a definire il concetto di "giapponese contemporaneo" negli Emirati Arabi, e continua a essere uno dei luoghi più amati e frequentati da clienti locali e internazionali. Il concept si basa su tre anime: il bancone sushi, la griglia robata e il bar. In ognuna di queste aree si esprime una cucina curata nel minimo dettaglio, che lavora su materie prime eccellenti e su una tecnica ineccepibile. I piatti iconici – come il black cod marinato in miso, i maki roll con tartufo e wagyu, i gamberi al carbone con yuzu kosho – convivono con creazioni stagionali e nuove sperimentazioni. Lo spazio è ampio, elegante, animato, e si sviluppa su più livelli, con una terrazza affacciata sulla skyline del DIFC. Il bar è tra i più acclamati della città, con una drink list che combina sake, whisky giapponesi e cocktail dal profilo deciso ma bilanciato. Zuma è un classico che non stanca, anzi si rinnova restando sempre al centro della scena gastronomica.
Al primo sguardo, il Barfly by Buddha-Bar al Palm Jumeirah sembra un elegante cocktail club dubaino, ma al suo interno si cela una vera chicca: il Negroni Lounge, il primo spazio in Medio Oriente interamente dedicato all’iconico cocktail italiano. Qui, il Negroni viene celebrato come un rito: in versione classica, affumicata, rivisitata con infusi botanici o declinata in chiave tropicale con bitter esotici. Il risultato è un’esperienza di aperitivo raffinata e cosmopolita, che richiama la tradizione milanese ma si adatta perfettamente all’atmosfera lussuosa e rilassata di Dubai. Gli interni giocano con l’eleganza delle boiserie rosse, il velluto e la luce soffusa, creando un ambiente raccolto ma sofisticato, ideale per un pre-dinner o una serata all’insegna della mixology. In accompagnamento ai drink, una selezione di finger food che fonde suggestioni mediterranee e asiatiche, in perfetto equilibrio con la doppia anima del locale. Il Negroni Lounge è una meta obbligata per chi ama i grandi classici rivisitati con creatività e rigore tecnico.
Firmato dal visionario chef spagnolo Dabiz Muñoz, StreetXO è il fratello minore – ma non meno spettacolare – del tristellato DiverXO di Madrid. A Dubai rappresenta la perfetta incarnazione di un’idea di cucina che rompe i confini. StreetXO è un’esperienza teatrale: neon, musica alta, graffiti sui muri, cucina a vista e un servizio volutamente disinvolto che esalta la componente giocosa e irriverente dell’intero progetto. In tavola, la fusione è estrema: si passa da dim sum di coda di toro a bao ripieni di capesante con salse asiatiche fermentate, da tacos croccanti con wasabi e caviale a involtini al vapore con salse esplosive. Tutto è cucinato espresso, servito con dinamismo e studiato per sorprendere il palato con ogni boccone. Anche la carta dei cocktail segue la stessa logica: miscele eccentriche, colori fluo, tecniche molecolari e riferimenti culturali trasversali. StreetXO non è per tutti, ma per chi ama le esperienze fuori dagli schemi è un vero paradiso sensoriale.
Aelia è la versione più luminosa e rilassata dell’eleganza mediterranea, interpretata da Dubai con il suo consueto tocco scenografico. Si trova nel cuore del One\&Only One Za’abeel, ma ha il respiro e il sapore della Costa Azzurra. L’atmosfera è informale ma curata: legni chiari, tessuti naturali, ampie vetrate che lasciano filtrare la luce del deserto, e un servizio pensato per chi cerca un luogo in cui sostare durante la giornata – per un pranzo leggero, una pausa tra incontri di lavoro o una colazione ricca e raffinata. In cucina dominano ingredienti freschi e di stagione: insalate croccanti, verdure grigliate, pesce azzurro, carni bianche, focacce e pane artigianale, dessert alla frutta, tè profumati e cocktail a base di erbe mediterranee. Aelia non punta sull’effetto wow, ma sulla continuità e sull’armonia: è il ristorante perfetto per chi ama la cucina semplice fatta bene, e desidera un momento di quiete con vista privilegiata sulla città.
Tra i locali più ambiti di Dubai Downtown, Amelia non è semplicemente un ristorante Nikkei. È un progetto di stile e identità che fonde cucina peruviana e giapponese in un’estetica unica, sospesa tra il lusso e la visione steampunk. L’ambiente è un affascinante gioco di contrasti: metallo brunito, velluti scuri, luci basse e dettagli retrò-futuristici che ricordano un sottomarino d’inizio Novecento o un set cinematografico. In questo scenario evocativo, la cucina si muove tra piatti freschi, tecnici e sorprendenti: ceviche delicati con salsa al tartufo, uramaki con anguilla e foie gras, carne alla brace con marinature fusion, il tutto presentato con cura millimetrica. La drink list è curata tanto quanto il menù: cocktail che fondono sake, pisco, agrumi tropicali, tè speziati e distillati sudamericani, sempre con una forte componente visiva. Amelia è una destinazione gastronomica ma anche culturale, dove l’incontro tra le due sponde dell’Oceano Pacifico prende forma con carattere e raffinatezza.
Di Indira Fassioni