equilibrio e originalità

Cardo Brussels porta l’Asia sul tetto di Bruxelles

AKAI, un ristorante che merita attenzione per la sua proposta culinaria ben definita: un ponte solido e raffinato tra Asia e Mediterraneo

14 Mag 2025 - 05:00

A Bruxelles si mangia il mondo. È sempre stato così, ma negli ultimi anni la capitale belga ha visto esplodere un’offerta gastronomica che riflette pienamente la sua identità multiculturale. Accanto a waffle, cioccolato e moules-frites, oggi convivono ramen, ceviche, shakshuka e bao, in un melting pot che racconta una città in trasformazione. 

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La scena food brussellese è dinamica, aperta alla sperimentazione, e sempre più attenta alla qualità. È qui che il concetto di cucina fusion ha trovato terreno fertile per evolversi: non più semplice somma di culture, ma costruzione di nuove identità gastronomiche.
Negli ultimi mesi, uno degli esempi più convincenti di questa evoluzione si trova in alto. Precisamente al 30° piano di un nuovo hotel nel centro città: il Cardo Brussels. AKAI, il ristorante panoramico dell’hotel, merita attenzione per la sua proposta culinaria ben definita: un ponte solido e raffinato tra Asia e Mediterraneo, che si distingue per equilibrio e originalità.

AKAI: una cucina d’autore tra Mediterraneo e Asia

 

Il menu di AKAI è costruito con coerenza. L’approccio è essenziale, la tecnica precisa, i piatti puntano sull’incontro tra sapori mediterranei e suggestioni orientali, senza mai cadere nella formula né cercare effetti sorpresa forzati. Il risultato è una cucina pulita ma intensa, dove ogni portata sembra studiata per valorizzare al meglio materia prima e stagionalità.

L’esperienza può iniziare con piccoli assaggi come gli edamame speziati al chili e aglio o il delicato tofu agedashi in salsa togarashi, per poi aprirsi a preparazioni più articolate come la sunomono salad con finocchio e cetriolo o l’equilibrato avocado yakumi con yogurt al wasabi. La sezione dei bun e bao è tra le più sorprendenti: il morbidissimo bao al maiale caramellato con mayo al nero fermentato si affianca alla variante con anatra sfilacciata, cetriolo e hoisin, mentre l’hokkaido bun con anguilla arrosto si distingue per eleganza e intensità.

La parte dedicata al sushi e ai crudi mostra grande rigore tecnico e sensibilità nella selezione del pesce: spiccano i nigiri al chu-toro e al ricercato hotate, così come le combinazioni nei maki, dal raffinato hamachi roll con granchio e jalapeño fino al più deciso crunchy salmon roll con tempura di gambero e maionese al kimchi. Tra le proposte cotte, si distingue il celebre miso black cod, piatto iconico dall’equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità, così come l’anguilla arrosto con funghi eryngii e shiso, che racconta bene la cifra stilistica del ristorante: pulizia espressiva, profondità aromatica, nessun eccesso. Non mancano le carni, come il sirloin di manzo con salsa al tartufo o l’anatra arrosto con hoisin spagnola, piatti dal profilo più deciso ma sempre coerenti con l'identità della cucina.

Il ristorante panoramico AKAI del Cardo Brussels offre una selezione di cocktail che riflette l’approccio raffinato e cosmopolita della cucina fusion del locale, abbinando ingredienti tipici delle tradizioni asiatiche e mediterranee. Il menù dei cocktail è curato e variegato, con un'attenzione particolare alla qualità degli ingredienti e alla tecnica di preparazione.

Tra le proposte più eleganti, spiccano vari Martini, tra cui l’Apple Martini, una combinazione fresca di vodka, succo di mela e limone, e il Blackberry Martini, che unisce vodka e mora per un'esperienza gustativa fruttata e ben equilibrata. Per chi preferisce un twist di freschezza, il Cucumber Martini, con cetriolo e limone, offre una nota dissetante, mentre l’Exotic Passionfruit Martini, con passionfruit, vodka e prosecco, porta un’esplosione di freschezza tropicale.

Il menù comprende anche cocktail classici rivisitati con un tocco moderno, come il Negroni, il Boulevardier e l’Old Fashioned, che esprimono al meglio l’arte della miscelazione tradizionale. Accanto a queste proposte, ci sono versioni più leggere come il Mojito, il Daiquiri e la Caipirinha, che si distinguono per la loro freschezza e semplicità, ma con una cura attenta nel bilanciamento degli ingredienti. Per chi preferisce opzioni non alcoliche, AKAI offre una selezione di mocktail di alta classe, tra cui il Pomelo Street e il Mai Tai Virgin, che combinano sapori esotici e freschi senza compromettere la complessità aromatica tipica dei cocktail alcolici.
A rendere l’esperienza ancora più completa c’è la vista su Bruxelles: di giorno ampia e ariosa, di sera più raccolta e suggestiva, ma sempre lontana da qualsiasi ostentazione.

Gritto e Doodles Bar

 

Un altro spazio interessante all’interno del Cardo è Gritto, pensato per la colazione, il brunch o un pranzo veloce. Qui la cucina si sviluppa in chiave più accessibile ma mantiene una certa coerenza con l’approccio generale: prodotti freschi, lavorazioni semplici, attenzione ai dettagli. Gritto non è un ristorante di ricerca, ma svolge bene la sua funzione: proporre piatti immediati, con buoni ingredienti e una solida base tecnica. Un luogo funzionale, pensato per chi vive o lavora in zona, ma che può essere una valida tappa anche per chi vuole iniziare la giornata in modo più curato del solito.

E se il ristorante AKAI rappresenta la parte più alta (in tutti i sensi) della proposta gastronomica del Cardo, il Doodles Bar completa l’offerta serale. Qui si beve con attenzione, senza effetti speciali. La carta cocktail è agile, con qualche twist su classici ben noti e una selezione di proposte originali che si ispirano a spezie e agrumi di matrice asiatica e mediterranea. L’ambiente è pulito, con una scelta estetica che preferisce linee sobrie e materiali contemporanei. Il bar funziona bene come luogo d’attesa pre-cena o come spazio per un dopocena rilassato, con una clientela mista tra ospiti dell’hotel e pubblico locale.

L’apertura del Cardo Brussels conferma una tendenza evidente: la nuova scena gastronomica di Bruxelles si muove sempre più verso l’intersezione tra identità locali e aperture internazionali, tra qualità accessibile e ristorazione di livello. Anche il suo design, così come la sua offerta gastronomica, è un perfetto esempio di fusione tra diversi elementi. L’architettura dell'hotel combina l’estetica contemporanea con omaggi alla cultura belga, mentre gli interni sono una vera e propria galleria d'arte contemporanea, con opere di artisti locali e internazionali che arricchiscono gli spazi, creando un’atmosfera unica e dinamica. La facciata, che riprende l’iconico autoritratto di René Magritte, è solo uno degli elementi che rendono l’hotel un’opera d’arte visibile e stimolante. Un'armonia perfetta tra funzionalità, estetica e cultura.
 

Di Indira Fassioni

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