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La disabilità oltre le leggi della natura: il fratino Muzio ha superato il suo quarto inverno con la zampa mutilata

L'uccello, appartenente a una specie a rischio estinzione, ha fatto la sua comparsa sulla spiaggia di Roseto degli Abruzzi (Teramo), dove sverna e vive da mascotte della Riserva

Con il suo "moncherino" ha superato anche quest'inverno: ecco Muzio, il fratino disabile che non si arrende

Anziano e disabile, ma con una forza di volontà che è una lezione di vita.

E lasciando le sue impronte sulla sabbia, riconoscibili per il suo moncherino, il fratino disabile Muzio, la mascotte della Riserva del Borsacchio, a Roseto degli Abruzzi (Teramo), ha dimostrato ancora una volta tutta la sua resistenza a dispetto della sua stazza (10 centimetri per questo piccolo trampoliere a rischio estinzione), della sua età (8 anni) e delle spietate leggi della Natura. Così, proprio con la foto di quelle impronte, le Guide della Riserva hanno annunciato che ha superato l'inverno, il quarto dopo la menomazione dovuta all'attacco di un gabbiano o di un corvo, ed è di nuovo pronto a mettere su famiglia.

"E' davvero una sorta di Highlander della sua specie, che sappiamo tanto delicata e a rischio, - racconta a Tgcom24 Marco Borgatti, presidente delle Guide della Riserva del Borsacchio, - e il nostro Muzio (il nome arriva da Muzio Scevola e gli è stato dato dal fotografo naturalista che per primo, quattro anni fa, lo immortalò sulla spiaggia di Roseto degli Abruzzi, ndr) non smette di stupirci".

 

 

"Non riuscendo più a migrare nel Sud Italia e nel Nord Africa, perché anziano e disabile, - continua Borgatti - Muzio resta sulla nostra spiaggia, resistendo al nostro inverno. In natura la sua mutilazione è una condanna, ma lui continua a vivere e a riprodursi. Sta aspettando marzo per trovare una partner e continuare la sua specie".

 

 

"Le sue impronte sono uniche, una zampina con tre 'dita' e un 'moncherino': la sua è una piccola storia di come a ogni duro colpo in natura, come nella vita, è possibile reagire", conclude  Borgatti.

 

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