Riconosciuto il valore delle"necropoli risalenti al Neolitico recente e all'inizio dell'età del rame, tra il 4000 il 2000 avanti Cristo
di Simone CerranoSi chiamano Domus de Janas, letteralmente "case delle fate", creature femminili soprannaturali che, secondo un antico mito sardo, un tempo abitavano le piccole case di pietra da cui tessevano i destini degli umani. In realtà sono antiche necropoli risalenti al Neolitico recente e all'inizio dell'età del rame, tra il 4000 il 2000 avanti Cristo. Sono circa 3500, presenti in diverse zone della Sardegna, in particolare nella parte centro settentrionale dell’isola, e sono diventate ufficialmente Patrimonio mondiale dell’umanità.
Lo ha deciso il Comitato Unesco, riunito a Parigi, che ha riconosciuto l’eccezionale valore universale delle tombe scavate nella roccia che “testimoniano le pratiche funerarie, le credenze religiose e l'evoluzione sociale delle comunità neolitiche sarde”.