operazione della guardia di finanza

Palermo, maxi sequestro di oltre 10mila pupazzetti Labubu falsi

Sette denunciati in un'operazione"della guardia di finanza. La vendita dei peluche contraffatti avrebbe fruttato circa"500mila euro

10 Nov 2025 - 08:35
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Un giro d'affari che avrebbe sfiorato i 500mila euro: a Palermo, la guardia di finanza ha sequestrato oltre 10mila falsi Labubu, pupazzetti da collezione, di cui, alcuni modelli erano la copia di un esemplare venduto all'asta a Pechino per 130mila euro. In sette sono stati denunciati, tutti venditori e tra loro anche il titolare di un negozio di giocattoli all'interno di un entro commerciale.

I peluche, originariamente disegnati da un artista di Hong Kong e venduti in tutto il mondo dal colosso nella produzione e vendita di giocattoli Pop Mart, sono diventati in poco tempo una tendenza, creando una corsa all'acquisto dopo essere stati indossati sui social da star internazionali della musica e del cinema.

Sette esercizi commerciali sono finiti nel mirino della guardia di finanza per prezzi praticati, fattura e packaging dei prodotti che destavano particolari sospetti circa la loro originalità e provenienza. Gli originali, a seconda della tipologia e della dimensione, costano da circa 35 euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro per i pezzi meno diffusi o a tiratura limitata. Così i controlli eseguitihanno fatto emergere come nella quasi totalità dei casi i Labubu fossero imitazioni perfette degli originali, realizzati con materiali di qualità inferiore, ma riprodotti con una cura tale da rendere difficile per un comune acquirente distinguere gli esemplari autentici da quelli falsi.

Tra gli esemplari sequestrati anche alcune copie più piccole di un modello, in teoria introvabile, venduto nel mese di giugno a un'asta di Pechino al prezzo di 130.000 euro. Soprattutto in questo caso la collocazione all'interno di un punto vendita regolare e inserito in un contesto commerciale di fiducia, unita alla cura nella realizzazione delle confezioni, avrebbe potuto facilmente indurre in errore i consumatori convinti di acquistare un prodotto ufficiale.

I sette titolari degli esercizi commerciali ispezionati e destinatari dei sequestri degli oltre 10.000 Labubu falsi che, qualora immessi sul mercato, avrebbero potuto fruttare oltre 500.000 euro, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per vendita di prodotti recanti marchi contraffatti. I prodotti, acquistati senza fattura da canali non ufficiali o da piattaforme e-commerce, perlopiù facenti parte della grande distribuzione, venivano venduti a prezzi di poco inferiori a quelli praticati per gli originali e riportavano loghi, colori e confezioni del tutto simili a questi ultimi, spesso corredati da etichette e codici identificativi non conformi o del tutto falsificati.

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