Il governo sceglie la prudenza e preme per un accordo, ma i timori per l'export crescono. Per spingere il made in Italy si pensa a mercati alternativi
di Leonardo PanettaAvanti con i negoziati, continuando a lavorare su eventuali contromisure. È la linea scelta dall'Unione Europea in risposta alla minaccia di dazi al 30% a partire dal 1 agosto, messa nero su bianco da Donald Trump nella lettera inviata a ursula Von der Leyen venerdì scorso. "Questo è il momento della trattativa ma siamo preparati a tutti gli eventuali scenari" il commento della numero uno dell’UE. "Il dialogo è aperto" le fa eco il commissario Sefcovic al suo arrivo alla riunione dei ministri del commercio a Bruxelles: "Oggi nuovi colloqui con gli Usa".
Nessuna rappresaglia per ora, tanto che il primo pacchetto di controdazi da 21 miliardi, pensato per reagire alla stretta sull'import di alluminio e acciaio, resta bloccato e la sospensione, in scadenza alla mezzanotte di oggi, viene prorogata.