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"L'Italia ora è un affare per gli americaniMa dobbiamo raccontare meglio il Paese"

Fernando Napolitano, fondatore di “Italian Business & Investment Initiative”, riunisce il 28 febbraio a New York investitori americani e rappresentati di imprese e istituzioni europee

Fernando Napolitano
ufficio-stampa

“Gli americani devono investire in Italia, e devono farlo ora per garantirsi un buon affare per il futuro. Il nostro compito invece è spiegare l'Italia all'estero, senza filtri: per questo motivo mi impegnerò in prima persona perché nasca un canale all news in lingua inglese che racconti al mondo cos'è il nostro Paese”. Fernando Napolitano (@whyitaly) dopo venti di carriera nella società di consulenza tecnologica Booz Allen Hamilton, e dieci da responsabile per l'Italia, ha fondato “Italian Business & Investment Initiative”, un'organizzazione non profit con sede a New York che lavora per favorire l'incontro tra startup e Pmi italiane con gli investitori Usa.

Il 28 febbraio Napolitano farà incontrare a New York decision maker, politici, rappresentanti di imprese e istituzioni europee e statunitensi per valutare accordi commerciali e le possibilità di investire nel nostro Paese. Al summit, moderato dal giornalista della Cnn Fareed Zakaria e trasmesso in diretta streaming su Tgcom24.it dalle 14 ora italiana, parteciperanno tra gli altri l'ad di Invitalia Domenico Arcuri, il presidente del gruppo Mediaset Fedele Confalonieri e il vicepresidente della commissione Antonio Tajani.

Perché gli americani dovrebbero investire ora in Italia?

“Oggi è il momento di investire perché, anche grazie alla profonda crisi che stiamo vivendo e ai vincoli europei, faremo le riforme: fisco, giustizia, lavoro, pubblica amministrazione. Chi investe ha bisogno di certezze e stabilità. Farlo oggi in Italia vuol dire cogliere l'opportunità di trovarsi in un Paese che avrà completato la sua transizione democratica e ricco di aziende solide che possono e vogliono crescere. Penso al tessuto manifatturiero, alle moltissime Pmi pronte per fare il grande salto e consolidarsi con l'alta tecnologia per scalare a livello mondiale.

Cosa serve all'Italia per attrarre investimenti?
“Spesso gli investitori non considerano proprio l'Italia. Per loro è come se non esistesse perché non è ben raccontata. Per questo motivo è importante fare leva sulla comunicazione A differenza di altri Paesi europei all'Italia manca uno strumento di comunicazione in inglese che trasmetta senza filtri l'immagine del Paese che finora purtroppo è stata appaltata ai corrispondenti del New York Times e dell'Economist. Dell'Italia gli americani finiscono per conoscono soltanto la Ferrari, le eccellenze nella moda, nel cibo e nel design, ma poco altro.

In che modo l'Italia può raccontarsi all'estero?
Attraverso un grande network in lingua inglese: pensi a France24, nata ormai sei anni, o ad Al Jazeera, a come riescono a comunicare i loro Paese. Dobbiamo dotarci di una Cnn italiana, una rete all news satellitare che faccia arrivare a tutti l'Italia e la sua economia, che "bombardi" di messaggi positivi e non filtrati da altri gli investitori: Italian Business & Investment Initiative sarà in prima linea per realizzare questo progetto entro il 2014.