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Roma, ottiene permesso retribuito per far operare proprio cane

Il caso di una single, dipendente dellʼuniversità La Sapienza, potrebbe diventare un precedente per situazioni simili.

Roma, ottiene permesso retribuito per far operare proprio cane - foto 1
tgcom24

Assistere un animale domestico che deve essere operato è un "grave motivo famigliare e personale".

Per questo l'università La Sapienza di Roma ha concesso ad una propria dipendente single un permesso retribuito dal lavoro. La donna doveva portare l'animale dal veterinario e prestargli assistenza in maniera continuata per almeno un paio di giorni. Non avendo a chi affidarlo, ha cercato l'assistenza legale della Lega anti-vivisezione.

La vicenda - Il cane dell'impiegata amministrativa dell'ateneo doveva essere operato d'urgenza per una paralisi della laringe. Il contratto collettivo dei dipendenti pubblici concede i giorni di permesso retribuito per gravi motivi personali o familiari, e la donna ha deciso allora di rivolgersi alla Lav. L'ufficio legale dell'associazione ha rintracciato alcune sentenze della Cassazione secondo cui la mancata cura di un animale configura i reati di abbandono e maltrattamenti. L'impiegata ha potuto sostenere così che, se non avesse assistito il suo cane, avrebbe commesso un reato.

Il presidente della Lav - "Ora - commenta il presidente della Lega anti vivisezione Gianluca Felicetti - con le dovute certificazioni medico-veterinarie, chi si troverà nella stessa situazione potrà citare questo importante precedente. Un altro significativo passo in avanti, che prende atto di come gli animali non tenuti a fini di lucro o di produzione sono a tutti gli effetti componenti della famiglia".