Degustazioni, sfilate contadine e divertimento per tutta la famiglia
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Vignanello, in provincia di Viterbo, ospita da lunedì 10 a sabato 15 agosto la Festa del Vino, una manifestazione che affonda le sue radici in un passato antichissimo e ormai è giunta alla 46esima edizione.
Dalla notte di San Lorenzo fino a Ferragosto, a Vignanello si brinda per sei giorni al prodotto di punta di un intero territorio, il vino. Per sei serate consecutive il paese si trasforma in un vero e proprio tripudio di colori e profumi inebrianti: tra degustazioni guidate di vini prelibati e di prodotti tipici - con ricette esaltate dal sapore dell'olio extravergine di oliva, l'altro prodotto di punta del territorio – i visitatori possono scegliere fra un ricchissimo programma di intrattenimenti che spazia dai concerti ai dj set, dai balli popolari agli spettacoli degli Sbandieratori, fino alle tradizionali sfilate contadine con i “carri del vino”. Anche quest'anno per l'occasione non mancano gli stand dei prodotti tipici e dell'artigianato, il laboratorio creativo per i più piccoli, la mostra di fotografie, ceramiche e dipinti “ArtisticaMente” e i tour guidati nei sotterranei vignanellesi e al Castello Ruspoli.
Vignanello sorge a 347 metri di altezza sulle pendici collinari che dal Monte Cimino scendono verso la valle del Tevere: un terreno di origine vulcanica molto adatto alla coltivazione della vite. Le prime notizie sulla coltivazione della vite in questo tratto della provincia di Viterbo risalgono al 766 d.C. Da lì in avanti la storia del paese è stata sempre legata alla produzione e al commercio del vino, destinato, all'epoca, soprattutto alle famiglie più abbienti della Capitale.
Durante le serate estive questo borgo rappresenta il rifugio ideale per una vacanza all'insegna della genuinità e del relax: è un centro ricco di storia che conserva splendidi tesori come la fortezza in pietra grigia con il suo giardino all'italiana realizzato nel 1611 per volontà di Ottavia Orsini, figlia di Giulia Farnese. Al settecentesco centro storico, invece, si accede attraverso la suggestiva porta del Molesino, edificata nel 1692 dall'architetto romano Mattia de Rossi; meritano sicuramente una visita anche la fontana barocca, gli antichi cunicoli sotterranei chiamati "connutti" e diverse architetture religiose di notevole valore, come la Chiesa Collegiata di Santa Maria della Presentazione, Chiesa di San Giovanni Decollato, quella dedicata ai Santissimi Angeli Custodi e quella di San Sebastiano.