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Sciacca Film Fest: cinque giorni per chi ama il cinema

Dal 9 al 13 settembre cortometraggi, documentari e corti di animazione per la 13° edizione della manifestazione

L’appuntamento per gli tutti gli appassionati di cinema è a Sciacca, la graziosa città marinara e termale in provincia di Agrigento, da mercoledì 9 a domenica 13 settembre, con l’edizione numero 13 di Sciacca Film Fest: l’Arena Giardino della Multisala Badia Grande ospita le proiezioni di 20 cortometraggi, 5 documentari, 10 corti d’animazione, che portano sul grande schermo le storie di luoghi, donne e uomini raccontati con occhio critico da registi attenti alla realtà che ci circonda e, soprattutto, ai grandi temi attuali. L’ingresso è libero. 

Le opere sono state selezionate dal direttore artistico Nino Sabella,  da Fabrizio della Costa e Davide Schittone su oltre 2mila candidature arrivate da tutto il mondo: sono opere molto differenti tra loro per tema, stile e linguaggio, ma che restituiscono allo spettatore un racconto corale del nostro presente. In Arena vengono presentati sia corti che documentari, con storie intense in grado di regalare informazioni ed emozioni, attingendo alle profondità della memoria o illuminando angoli nascosti del presente. Le proiezioni iniziano ogni giorno alle 20.30 e per festeggiare il rientro nella sala cinematografica saccense l’ingresso è gratuito ma, nel rispetto delle normative per la prevenzione del contagio da Covid-19, è comunque necessario prenotare il proprio posto attraverso la piattaforma di EventBrite. 


Spiega Nino Sabella, per la seconda volta alla direzione del festival: “Quest’anno i protagonisti assoluti saranno i film e i contenuti. Sarà un’edizione diversa, come diverso è il periodo che stiamo vivendo. La qualità di corti e documentari è altissima e per la prima volta abbiamo deciso di non sovrapporre le proiezioni dei film. Il nostro pubblico potrà vedere tutti i film in concorso senza dover
rinunciare a nulla”.

 

Tra i documentari in programma: “Santa Subito”, di Alessandro Piva, la storia della giovane attivista cattolica della provincia di Bari Santa Scorese, accoltellata a morte nel ‘91 dal suo persecutore davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking.

“Tony Driver”, di Ascanio Petrini, Racconta invece l’infrangersi del sogno americano di un cowboy italiano, sullo sfondo di grandi problematiche come quella dell’appartenenza, dell’identità e del riscatto. 
Per il secondo anno torna anche un film di Camilla Iannetti, vincitrice lo scorso anno con “Uno due tre”, che con il suo nuovo “Marisol” racconta la storia e i sogni di una bambina di 10 anni che sta per affrontare un rito di passaggio, quello della prima comunione, con l'aiuto del padre e di una "Madre" molto speciale. 
Perla Sardella, con il suo “Prendere la parola”, racconta la storia di un luogo situato in una piccola città del Centro Italia che, due volte a settimana per poche ore, diventa una scuola di italiano. E’ frequentato da un gruppo di donne provenienti da Paesi lontani che si riuniscono per imparare un nuovo linguaggio: in una mattina di aprile, tra cartine geografiche e regole grammaticali, si incontreranno a discutere del significato che danno alla parola libertà. 
Ultimo documentario in concorso “Desaparecidos” di Gaetano Di Lorenzo: la storia dei siciliani Vincenzo Fiore e Salvatore Privitera scomparsi in Argentina, tra silenzi istituzionali e complicità tra massoneria, Chiesa e politica, in un dramma senza tempo. 

 

Per il secondo anno tornano anche i corti d’animazione: una selezione entusiasmante di 10 piccoli capolavori di creatività, innovazione e originalità, in grado di cogliere lo sguardo di tutto il mondo con lavori provenienti da Italia, Burkina Faso, Giappone, Cina, Russia e non solo.

 

In programma anche due eventi speciali. Ospite d’onore di una due giorni in programma giovedì 10 e venerdì 11 settembre è Aurelio Grimaldi, presente al festival nella doppia veste di scrittore e regista. Al pubblico, giovedì alle 19.30, presenta il suo libro dal titolo “Il Delitto Mattarella”, l’indomani, alle 21.30, con una proiezione fuori concorso, il regista propone l’omonimo film.

 

Tre le giurie di quest’anno. A giudicare i cortometraggi Vittorio Bongiorno, Francesca Di Prima e Luca Scarabelli. Per i documentari Leandro Picarella, Accursio Soldano e Ignazio Raso. Roberta Lena, Tiziana Pantaleo e Matteo Accardi, invece, i giurati della sezione Animazione. Ai vincitori verrà consegnato il Melqart d’oro, simbolo del festival. 

 

Tutti gli aggiornamenti e i link degli eventi sono online sl sito della manifestazione, www.sciaccafilmfest.it. 

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