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Rimini: Supernova, il Festival delle arti performative

Appuntamento dal 17 al 21 aprile con spettacoli, workshop, danza, teatro, installazioni e molto altro 

Rimini: Supernova, il Festival delle arti performative - foto 1
Ufficio stampa

Supernova, il Festival delle arti performative, giunge alla sua seconda edizione e coinvolge la città di Rimini da martedì 17 a domenica 21 aprile in un calendario di appuntamenti che vanno dalla danza al teatro, dalle performances alle conversazioni, appropriandosi di diversi luoghi della città e coinvolgendo in prima persona i presenti in un vero e proprio happening delle arti performative.

Partecipano artisti del panorama nazionale e internazionale, ciascuno pronto ad esprimersi attraverso linguaggi eterogenei. Cuore pulsante della manifestazione è il Teatro Galli, ma i diversi progetti sono pronti a “esplodere” coinvolgendo diverse zone della città, come la Supernova che dà titolo alla manifestazione.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Motus, Santarcangelo Festival e il Comune di Rimini, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, si avvale della direzione artistica di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande (Motus) affiancati da Paola Granato. L’intento è contribuire alla trasformazione della città in un polo artistico e culturale vivace e innovativo, con un occhio di riguardo alla sua dimensione internazionale e alla creazione di spazi di sperimentazione che coinvolgano la comunità degli spettatori con nuovi linguaggi. Dal centro nevralgico di Teatro Galli, le azioni performative coinvolgono gli spazi di piazza Cavour, del Museo della città e una serie di luoghi che portano simbolicamente verso il mare.

 

Tra i diversi progetti che coinvolgono direttamente gli abitanti di Rimini fin dall’inaugurazione, spicca “Le classique c’est chic!”, in compagnia della danzatrice, performer e ricercatrice indipendente Anna Basti. L’artista trasforma Piazza Cavour in una sala prove di danza classica per una classe gratuita e aperta a tutti per sperimentare, in forma non accademica, la tecnica del balletto, ridefinendo, così, i canoni di una disciplina e trasformandoli in un gesto di cura verso il proprio corpo, per ripensare collettivamente lo spazio pubblico.

La sera ci si trasferisce all’interno del Teatro Galli per scoprire i suoi spazi in maniera non convenzionale attraverso le poetiche e le pratiche di artisti, molti dei quali del territorio, e di generazioni diverse. La platea ospita il debutto dai riminesi Vladimir Bertozzi e Demetrio Cecchitelli con un progetto che ibrida i linguaggi del video e del suono dal vivo dal titolo “Rovina”: si riflette su crisi, cambiamento e violenza ecologica. In Sala Ressi tocca ad Agnese Banti e Andrea Trona con “(o), immersione nel suono di Speaking cables”, una performance sonora in cui l’idea ancestrale di suono come “arte della penombra” si unisce alla voce come materia originaria in grado di condurre ritualità collettive. In Sala Musica, la coreografa e danzatrice Paola Bianchi presenta “FABRICA [AAMOD]”, un’azione performativa che è indagine sui corpi operai. Alla memoria del performer Lou Pesaresi - parte fondante della più genuina e trasgressiva cultura riminese – è dedicata l’installazione a cura di “Smagliature Urbane: His Dream”, un omaggio in forma di installazione audio-visiva che sarà visitabile, per le cinque giornate, nel foyer del Teatro Galli. A chiudere la serata di apertura, MADRE/Collettivo Acid Tank di Reggio Emilia, propone “Rêve”: audio collage ai confini tra djing, radio art, field recordings e raving, per “danzare tra le macerie del capitale al collasso”, come scrivono gli autori.

 

Venerdì 19 aprile, sempre nell’ottica della partecipazione e del coinvolgimento dei corpi, arriva il workshop dell’autrice e performer Valerie Tameu dal titolo “Vibrant Bodies. Somatic Seas and Visionary Currents”, ideato a partire dalla relazione che intercorre tra l’universo acquatico, la spiritualità e alcune forme di resistenza socio-politica.

 

Sabato 20 aprile sulla spiaggia libera è in programma, invece, il workshop di Valentina Medda con le performer di “The Last Lamentation”, un’azione corale in collaborazione con Santarcangelo Festival, ispirata all’antica tradizione delle prefiche, che mette in relazione il lamento della Sardegna, luogo di nascita dell’artista, con quello dei paesi limitrofi. 
 

L’articolato programma di Supernova prosegue fino al 21 aprile con lavori, workshop, incontri con artisti, tra i quali spiccano i nomi di Gaia Ginevra Giorgi, Francesco Marilungo, Findlay + SandSmark, Valerie Tameu, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Simona Bertozzi, madalena reversa, Enrico Malatesta, Sara Leghissa, Davi Pontes e Wallace Ferreira, Alos, Samaa Wakim e Samar Haddad King, Invernomuto.

Il programma è disponibile online sui siti www.santarcangelofestival.com/  e https://teatrogalli.it.
 

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