Lazio da gustare

Monte San Biagio: al via la Sagra della salsiccia

In provincia di Latina buon gusto e tradizioni lontane tutte da scoprire

27 Feb 2016 - 10:00
 © dal-web

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Monte San Biagio, in provincia di Latina, ospita nei primi due weekend di marzo (da venerdì 4 a domenica 6 e sabato 12) la Sagra della salsiccia, che qui viene preparata in modo unico, come insegna una tradizione secolare: a conferire il suo gusto inconfondibile, infatti, è la “petarda”, ovvero il coriandolo, che veniva utilizzato già dall'antica popolazione germanica. La festa, giunta alla dodicesima edizione, apre le porte ai visitatori curiosi di scoprire questa vera e propria delizia insieme ad altre ricette tipiche della cucina locale: quest'anno l'appuntamento è fissato nel piazzale antistante la stazione.

Il 4, 5 e 6 marzo sono quindi in programma tre giorni di festa nei quali Monte San Biagio si anima grazie agli stand dei prodotti tipici locali e nazionali, all'angolo dell'antiquariato, agli spettacoli folkloristici e alle band musicali che si alternano sul palco. Poi giusto pochi giorni per ricaricare le batterie, ed ecco che sabato 12 la festa si sposta nel centro storico, dove viene organizzato un percorso enogastronomico a base di salsicce e gustose ricette del territorio.

A portare nel basso Lazio la tradizione della salsiccia furono i Longobardi, la popolazione germanica protagonista di una lunga migrazione tra il II e il VI secolo: è da allora che gli abitanti del posto condiscono la carne di maiale solo con il coriandolo. Ed ecco quindi che la gastronomia si mescola alla storia, con un processo produttivo che è rimasto praticamente immutato nei secoli: i semi di coriandolo vengono fatti essiccare o abbrustolire prima di aggiungerli alla carne, conferendo, così, un delizioso retrogusto di fumo. Prima di essere insaccata in budelli naturali, inoltre, la carne viene a volte bagnata con il vino Moscato di Terracina, mentre la conservazione sott'olio avviene preferibilmente con olio extravergine di oliva della cultivar Itrana.

Nei dintorni di Monte San Biagio meritano una visita l'epitaffio, una costruzione in pietra di stile classico che si trova al km 109,400 della Via Appia, e poco distante la Torre - costruita durante il pontificato di Sisto V – che segnò fino al 1870 il confine dello Stato Pontificio. E ancora il Castello, costruito sui ruderi di una fortezza o di un tempio romano, che domina il bacino Fondi-Monte San Biagio, il mausoleo dell'Imperatore Galba e il Passo di Portella. Per gli amanti della natura è impossibile non visitare la sughereta di San Vito, l'unica esistente in Italia con alberi di alto fusto che si espande su una zona di circa 300 ettari e ospita sughere e lecci di oltre cent'anni.

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