Nel sud dell’isola c’è “
Is animeddas”, mentre dovrete spostarvi a Nord, nel nuorese, per trovare “
Su mortu mortu”. A
Seui poi, si festeggiano in particolare le anime del
Purgatorio, e ogni anno si organizza la Sagra del “Su Prugadoriu” che promuove l’antica tradizione dell’Ogliastra. Cambia il nome ma la sostanza è simile: vi capiterà di vedere
bambini vestiti da fantasmi aggirarsi da soli o in gruppo e chiedere, di porta in porta,
qualche dono per le “piccole anime” (is animeddas). Oggi si regalano caramelle, noci o merendine, ma la tradizione vorrebbe che ai bimbi vengano consegnati le pabassinas fatte in casa, i pani de sapa, e un dolce noto un po’ in tutta Italia, gli “Ossi di morto”, che qui diventano “Ossu de mottu”, e poi melograni, castagne e frutta secca. Nel Sarrabus Gerrei invece, nel sud-est della Sardegna, vengono consegnate piccole forme di pane a forma di corona. Anche qui, come in terra anglosassone,
la tradizione vuole che si lavorino le zucche per intagliarle a formare facce terrificanti.