Se ci troviamo in viaggio all’estero potremmo imbatterci in usanze curiose e per noi inconsuete: eccone alcune da conoscere
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L’Anno Nuovo si festeggia in viaggio: sono molti gli Italiani che approfittano del periodo festivo per concedersi una vacanza, anche in luoghi lontani. Può capitare, quindi, in occasione del Capodanno, di imbattersi in riti scaramantici diversi da quelli che conosciamo, per propiziare la fortuna e averla compagna nel Nuovo Anno. Vediamo i più curiosi, raccolti ai quattro angoli del mondo, e il loro significato.
I RITI LEGATI AI NUMERI – La numerologia ha sempre avuto un ruolo magico e scaramantico, anche se i numeri da rincorrere o da evitare sono diversi nelle varie culture. Se noi italiani ci limitiamo a evitare di sedere in 13 a tavola e a scandire ad alta voce gli ultimi dieci secondi che ci separano dal Nuovo Anno, un numero che va forte in molti Paesi è il 12: in Spagna, ma anche in molti Paesi dell’America Latina tra cui il Venezuela e il Costa Rica, la tradizione impone di mangiare 12 acini d’uva nei 12 secondi che precedono la mezzanotte, secondo il conteggio alla rovescia scandito dai fatidici rintocchi della mezzanotte. Ogni acino porterà la buona sorte in ogni mese dell’anno che comincia. Sono sempre 12 i frutti rotondi che devono trovare posto sulle tavole dei cenoni di Capodanno nelle Filippine, a simboleggiare grandi monete e quindi prosperità. Il 7 invece è il numero magico dell’Estonia: qui per essere felici nel nuovo anno occorre consumere nel primo giorno del nuovo anno ben 7 pasti completi (ma per alcuni si arriva a 9 o addirittura a 12). Il numero 7 ricorre anche in Brasile, dove, per avere buona fortuna, occorre nella notte di San Silvestro recarsi al mare e cavalcare sette onde esprimendo un desiderio per ciascuna onda. Il numero magico in Giappone è invece il 108: nessuna meraviglia, dunque se alla mezzanotte sentiremo risuonare questo numero di rintocchi di campana in tutti i templi buddisti: ogni tocco serve ad allontanare uno dei 108 elementi del bonō, ovvero gli stati mentali che portano le persone a commettere il male.
I COLORI DELLA BUONA SORTE – Il rosso va forte ovunque, anche se si tratta di una scaramanzia molto italiana, dove l’intimo color fuoco è quasi irrinunciabile. Quello che non tutti sanno è che, dopo averlo indossato per 24 ore, il capo andrebbe bruciato: se proprio non ce la sentiamo, ricordiamoci almeno di non lavarlo il 1° dell’anno, giorno in cui tra l’altro è tabù fare il bucato per non lavare via la buona sorte. In Brasile il colore portafortuna è invece il bianco.
I GESTI DEL CORPO - Qui il capitolo è molto ricco e variegato. In Argentina, allo scoccare della mezzanotte, tutti devono fare un passo avanti con la gamba destra per iniziare l’anno nuovo "con il piede giusto". In Colombia e in Messico, invece, chi si augura di poter viaggiare nel nuovo anno deve prendere una valigia vuota, uscire in strada e fare il giro della propria casa o dell'isolato, per propiziare la sorte nella realizzazione di quel desiderio. In Russia, allo scoccare della mezzanotte, si apre la porta di casa, per accogliere fisicamente il nuovo anno che arriva, lasciando fuori quello vecchio, e permettere che la sua energia entri in casa, come simbolo di nuovo inizio. In Danimarca, invece, si fa il conteggio alla rovescia degli ultimi secondi dell'anno stando in piedi su una sedia e alla mezzanotte si salta giù, per esprimere l’ingresso in una nuova fase della propria vita.
I RITI DI FUOCO – Anche il fuoco, come elemento di purificazione e distruzione di ciò che è vecchio e che deve essere rinnovato, è presente in molti riti di fine anno. In Messico, ad esempio, il 31 dicembre si svolge il rito dell'hoguera, ovvero un falò votivo legato alla simbologia del solstizio d'inverno, che viene mantenuto acceso per tutto il giorno e nel quale si gettano mestoli e altri vecchi oggetti di legno. In Ecuador, ad esempio, si usa anche bruciare dei pupazzi che simboleggiano l'año viejo" (vecchio anno). Anche in Europa il fuoco ha un suo ruolo da protagonista: in Inghilterra, ad esempio, uno dei riti di Capodanno consiste nel saltare entro un cerchio composto da 13 candele rosse senza farne spegnere nemmeno una. In Russia e in Olanda c'è la consuetudine di scrivere un desiderio su un foglio di carta che deve poi essere incendiato e immerso in un bicchiere di vino, da bere nel primo minuto dopo la mezzanotte. In Finlandia al vino si preferisce la birra: dopo aver vuotato una lattina della bevanda si brucia il contenitore e si interpreta il futuro in base alla forma che ha preso l'alluminio.
IL CIBO – È in tutto il mondo un grande protagonista dei riti della buona sorte. Le tradizioni sono numerosissime e molto diverse nei vari luoghi del mondo. Alcune sono molto curiose: si va dalla consuetudine irlandese di lanciare il pane raffermo contro il muro alle scorpacciate di mandarini tipiche dei cinesi, per i quale l’agrume è frutto portafortuna per eccellenza. Melagrana e riso sono portatori di fertilità e di abbondanza in molte culture, come pure le lenticchie, per la loro forma piccola e tonda che ricorda le monete, mentre in Grecia il 31 dicembre si appende una cipolla sull’uscio di casa in segno di rinascita per l’anno nuovo e si mangia la "Vassillopita", la Torta del Re, nella quale è nascosta una moneta che porterà fortuna a chi la troverà nella propria fetta. Infine, ricordiamo la consuetudine viva in Perù e Colombia dove, durante l'ultima notte dell'anno si nascondono sotto al letto o al divano tre patate, una con la buccia, l’altra sbucciata e la terza pelata a metà. Ciascuno è invitato a pescarne una alla cieca allo scoccare della mezzanotte: trovare quella con la buccia simboleggia un anno di abbondanza, quella sbucciata annuncia ristrettezze in arrivo, quella a metà una via di mezzo.