Giardini in città

Il più bel parco d'Italia: Villa Lante di Bagnaia

La IX edizione del Concorso Parchi e Giardini d'Italia premia una perla verde del Centro Italia

18 Nov 2011 - 15:11
 © Dal Web

© Dal Web

La Fontana dei Mori del Giambologna, le palazzine Gambara e Montalto, un insieme di giochi d’acqua e stupende fontane incorniciate da un bosco. Villa Lante di Bagnaia, in provincia di Viterbo, è un eccellente esempio di giardino all'italiana del Cinquecento, disposto su 22 ettari, ed è il vincitore del Concorso nazionale Parchi e Giardini 2011, organizzato con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, il Fai e l'Aiapp.
Scrosci d'acqua, riflessi e geometrie
Qui il verde e la natura la fanno da padroni e, caso raro, Villa Lante ha una struttura secondaria rispetto al giardino, con la residenza articolata in due piccoli edifici simmetrici rispetto al verde e ai percorsi d'acqua.
Opera dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola, il giardino di Villa Lante è un dedalo di siepi sempreverdi voluto dal cardinale Gambara, a metà del '500, a ridosso di una riserva di caccia. Tutto il perimetro è attraversato da un ruscello naturale, che si snoda seguendo il pendio del terreno, si raccoglie nelle terrazze e nei bacini, giunge ad attraversare il centro di un'enorme tavola in pietra, con lo scopo di tenere fresche le vivande dei primi proprietari, si spinge poi fuori dai gorgogli delle fontane e diventa calmo laghetto nella Fontana dei Mori. L'accompagnano statue, scalinate e giochi d’acqua e di riflessi, che rendono questo luogo incantato e suggestivo. 
La Fontana dei Mori è opera del Giambologna, e si compone di quattro mori a grandezza naturale che formano un quadrato con due leoni. Sorreggono l'araldo dei Montalto da cui parte il getto d'acqua, a forma di stella. Intorno, piccole colline adombrate da querce, lecci e platani, con giardini a terrazza uniti da scalinate in pietra e abbelliti da altre prestigiose fontane, come la Fontana dei Lumini, incorniciata da camelie e altri arbusti in fiore. 
© Dal Web

© Dal Web

I vincitori delle scorse edizioni 
Altre delizie del patrimonio italiano, vi segnaliamo anche i vincitori delle precedenti edizioni, che sono stati il giardino di Valsanzibio di Galzignano Terme (2003), il giardino de La Mortella a Ischia (2004), i giardini del Castello Trauttmansdorff a Merano (2005), Villa d’Este a Tivoli (2006), i Giardini dell’Isola Bella ( 2007), quelli di Villa Pisani a Stra (2008), della Reggia di Caserta (2009) e del Castello di Racconigi (2011). 
 
Un salto in città per i tesori d'arte
Visitato il Parco vale la pena fare una sosta a Viterbo, che tra l'altro offre eventi, sagre, processioni, presepi e feste a 4 km di distanza. 
© Dal Web

© Dal Web

La Loggia del Palazzo dei Papi, che si raggiunge dalla Piazza di San Lorenzo, è forse l'opera d'arte più famosa di Viterbo, formata da sette archi sorretti da esili colonnine binate, ovvero disposte due a due, intrecciate a formare un'elegante trabeazione. Dalla Loggia si accede alla Sala del Conclave,  dove fu eletto papa Clemente X. Il Palazzo dei Papi fu costruito fra il 1255 e il 1266 sul colle di San Lorenzo, proprio per proteggere il pontefice. 
La Cattedrale di San Lorenzo sorge accanto al Palazzo dei Papi. Fu costruita nel XII secolo in stile romanico. Nell'absidale della navata sinistra è sepolto di papa Giovanni XXI. Secondo la leggenda, nella chiesa è sepolto anche papa Alessandro IV, ma poi la sua salma sarebbe stata spostata in luogo segreto della chiesa per evitare violazioni.
Il quartiere medievale di Viterbo e i suoi sotterranei
Il vecchio quartiere medievale si articola poco distante da piazza Duomo e si è conservato quasi integramente. Si passeggia tra case dotate di
profferlo
, la tipica scala a vista del viterbese, per raggiungere piazza del Plebiscito, percorrere il Corso e arrivare a Piazza Verdi, dove sorge la chiesa di Santa Rosa. Da vedere anche Piazza della Rocca, Piazza Fontana Grande, la torre del Branca, alla Porta Faul, le mura, con Porta Romana e Porta Fiorentina, e l'antichissima chiesa di San Silvestro.
© Dal Web

© Dal Web

Nella chiesa di Santa Maria Nuova, che risale al 1080, avrebbe predicato, nel 1266, San Tommaso d'Aquino. All'interno si trova una collezione di pittura viterbese del XIV-XVI secolo. 
A due chilometri da Viterbo si raggiunge poi uno dei più importanti esempi di arte rinascimentale italiana, la Basilica della Madonna della Quercia, arricchita all'interno da pitture di fra Bartolomeo della Porta. Nella frazione di Bagnaia, a due km circa dal centro, è da non perdere una visita a Villa Lante, che è stata definita uno dei posti più belli al mondo dallo scrittore Sacheverell Sitwell.
La bella Viterbo riserva ancora, ai suoi visitatori, numerose
gallerie sotterranee scavate nel tufo
, che uniscono tra loro molti edifici del centro storico. Sono state rifugio della popolazione durante i duri bombardamenti che colpirono la città nella seconda guerra mondiale, e oggi vengono usate come cantine.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri