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Vacanze in montagna: sulla neve un italiano su tre

I nostri connazionali amano gli inverni in vetta e si assicurano con polizze ad hoc

Vacanze in montagna: sulla neve un italiano su tre - foto 1
Istockphoto

Quest’anno la neve c’è, per la gioia degli sciatori e degli appassionati degli sport bianchi.

In alcune località le piste sono già aperte, mentre nelle altre gli impianti sono pronti ad entrare in fuznione nei prossimi giorni: quest’anno almeno un italiano su tre ha in programma di fare una gita in vetta e più di 10 milioni intendono praticare uno sport invernale. Un’indagine fotografa le loro abitudini e aspettative e rivela che molti hanno scelto, in via prudenziale, una polizza ad hoc per cautelarsi dai possibili rischi legati alle attività sulla neve.

Che si tratti di un weekend sulle piste da sci o di una tradizionale settimana bianca, questo inverno in media gli italiani trascorreranno sulla neve, complessivamente, poco meno di 6 giorni. Un rito, come rivela un’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research insieme a Norsta, che sembra aver conquistato un po’ tutti, da Nord a Sud, uomini e donne, di tutte le età; e se è vero che tra i giovani tra i 18 e i 24 anni quasi 1 su 2 questo inverno si concederà una gita sulle piste, sono molti, circa 3,9 milioni, gli over 55 che partiranno per la montagna. 

Lo sport più diffuso resta lo sci che, nelle sue diverse discipline, è praticato dal 45% dei viaggiatori, ma sono molti anche gli amanti dello slittino (16,4%), del pattinaggio su ghiaccio (14,5%) e dello snowboard (12%). Sempre secondo i risultati dell’indagine, sono circa 1,8 milioni gli italiani che hanno l’abitudine di sottoscrivere una polizza specifica per tutelarsi durante le vacanze invernali in montagna, ma ci sono ancora molti, almeno 3,8 milioni, che si accingono a partire senza alcuna copertura assicurativa, pur praticando attività sportiva sulla neve. I meno prudenti sembrano essere i soggetti di età compresa tra i 25 e i 34 anni; tra loro quasi 1 su 2 non si assicura da eventuali imprevisti ad alta quota. Dal punto di vista geografico, invece, non sorprende che le coperture assicurative siano più diffuse, percentualmente, nelle regioni del Nord Ovest e del Nord Est.


Le coperture base, offerte da queste polizze, oltre alla responsabilità civile in caso di danni causati a terzi durante la pratica di sport, garantiscono l’assicurato anche da eventuali infortuni personali subiti durante l’attività sportiva (ad esclusione di quelli avvenuti in ambito agonistico). Sono coperte le principali discipline sulla neve come sci, sci di fondo, snowboard, slittino, slitta con cani, racchette da neve, motoslitta, ma anche altre come il pattinaggio su ghiaccio. Alcune polizze arrivano a includere anche sport estremi o attività come l’eli-sci o lo snow-kiting; un po’ di attenzione è d’obbligo però perché la lista può variare da società a società e alcuni sport potrebbero richiedere un’estensione di garanzia.


In caso di infortunio, la compagnia in genere rimborsa le spese sostenute per le prestazioni sanitarie urgenti, come gli interventi medici, il ricovero e i farmaci che, se non disponibili in loco, vengono recuperati e spediti dall’assicurazione. E ancora, i costi per il trasferimento in strutture ospedaliere idonee e, se ci si trova all’estero, il rimpatrio anticipato dell’assicurato e di un accompagnatore.  In caso di incidente, inoltre, alcune assicurazioni arrivano a rimborsare anche gli eventuali costi sostenuti per la ricerca dell’assicurato qualora disperso e quelli relativi al suo salvataggio; se necessario, copre anche i costi d’intervento di mezzi speciali come slitte o elisoccorso. 


Un’altra copertura utile, se si va in settimana bianca, è quella che interviene nel caso in cui l’impianto sciistico resta chiuso causa troppa, o troppo poca neve; non si può fare nulla contro le condizioni metereologiche sfavorevoli, ma almeno si è rimborsati per i costi legati al mancato utilizzo delle strutture e le eventuali spese di trasferimento verso un luogo alternativo più idoneo. 
Se poi siamo molto sfortunati e ci facciamo male sulle piste tanto da compromettere la vacanza, la compagnia potrebbe addirittura rimborsare il costo dello skipass e delle lezioni di sci non godute. Se invece fosse l’attrezzatura a rompersi, in tal caso l’assicurazione andrebbe a rimborsare i costi sostenuti per noleggiare una strumentazione sostitutiva.


“Si tratta di prodotti assicurativi proposti, in alcuni casi, all’interno delle cosiddette polizze viaggio, in altri, come coperture ad hoc per chi va in montagna e pratica sport sulla neve», spiega Lodovico Agnoli, responsabile new business di Facile.it. «I costi di queste assicurazioni, che normalmente includono la responsabilità civile verso terzi, gli infortuni e il rimborso dello skipass o delle lezioni di sci non godute, partono da circa 10 euro al giorno, ma possono superare i 50 euro per parchetti più completi o qualora si volessero estendere i massimali.”

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