Voli estremi

Voli estremi: cinque aeroporti piccoli piccoli

Ecco le piste più corte e inaccessibili del mondo

25 Ott 2013 - 12:17

Forse non sono adatti a chi ha paura di volare: di certo destano curiosità e qualche apprensione, viste le dimensioni davvero ridotte delle piste di atterraggio. Questi mini aeroporti sono però una via di accesso obbligata per raggiungere certe località, collocate in posizione geografica remota o poco accessibile. Ecco allora la panoramica di cinque aeroporti davvero piccoli piccoli, proposta da Opodo, agenzia di viaggi online.
Alcune di queste strutture hanno una o al massimo due piste, spesso pericolosamente brevi, o ancora circondate da montagne impervie o in riva al mare, senza le strutture di appoggio minime per il comfort dei passeggeri. Eppure continuano a esistere e a funzionare, accogliendo quantità anche considerevoli di viaggiatori.

Caraibi - Aeroporto di Saba, Si trova sull’isola caraibica omonima ed è celebre per avere la pista di atterraggio commerciale più breve del mondo: appena 400 metri. Ovviamente può accogliere solo piccoli aerei come quelli della Winair (Windward Islands Airways), che assicurano esclusivamente il collegamento con la vicina isola di St. Martin, con un tempo di volo di appena 12 minuti.

Caraibi - Aeroporto Gustaf III – Prende nome dal re Gustavo di Svezia, che ottenne l’isola dalla Francia nel 1784. Lo scalo è servito da alcuni voli di linea e da charter che operano con aerei mono e bi-motori di piccole dimensioni e con un massimo di 20 passeggeri. L’unica pista dell’aeroporto, in effetti, è lunga solo 680 metri, stretta tra le montagne e il mare in una posizione che la rende particolarmente pericolosa: l'aeroporto in effetti è aperto solo dalle 8 del mattino alle 18.

Nepal - Aeroporto di Lukla – Questo piccolo villaggio è famoso perché da qui prendono il via le scalate per raggiungere la vetta del Monte Everest. L'aeroporto, davvero minuscolo, rende omaggio a Edmund Hillary e al suo sherpa Tenzing Norgay, i primi a raggiungere l’altezza di 8.848 metri nel 1953. Lo scalo è uno dei più insidiosi del mondo, a causa delle sue mutevoli condizioni atmosferiche, dei pendii circostanti e della pista molto breve che termina in uno strapiombo.

Scozia - Aeroporto di Barra. - Si trova nelle Ebridi Esterne ed è aperto solo un paio d’ore al giorno dal lunedì al venerdì. E' l'unico al mondo ad avere la pista di atterraggio in sabbia e ad essere comunque in grado di gestire servizi di trasporto aereo di linea. L’orario di arrivo dei voli è molto variabile perché è costretto a tenere conto dell'andamento delle maree, visto che si atterra praticamente sulla spiaggia. Lo scalo è comunque dotato di alcuni servizi, come parcheggio, noleggio auto e trasporto pubblico per raggiungere i diversi punti dell’isola.

Norvegia - Aeroporto delle Svalbard - Le Svalbard sono un arcipelago collocato a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord, e non può essere collegato con un servizio di navi. L’unico modo per raggiungere le isole è atterrare in questo piccolo aeroporto, il più settentrionale al mondo tra gli scali commerciali. Il meteo da queste parti, ovviamente, non è clemente: non mancano fitte nebbie, venti forti e tempeste di neve.

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