Natura e arte

Soggiorno nella Sardegna culturale

Musei d'arte tradizionale e contemporanea, aree archeologiche tra le più belle del nostro Paese e un evento da non perdere

01 Giu 2012 - 16:39
 © Ufficio stampa

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Secondo i dati del Ministero per i Beni e le Attivita' culturali, il trend turismo e cultura è il binomio vincente della vacanza del 2011. Tendenza confermata sopratutto dall'Assessorato del Turismo della Regione Sardegna che, tra tutte le regioni italiane, risulterebbe la migliore nel coniugare l'aspetto turistico e quello culturale. Visitare monumenti, musei e mostre, andare alla ricerca delle tradizioni locali e assistere a spettacoli musicali, teatrali e cinematografici, risultano infatti fra le principali attività scelte dal turista durante un soggiorno in terra sarda.
Turismo culturale sardo
Per chi ama i musei, da non perdere è il Museo del gioiello e del costume sardo, allestito nel neoclassico Palazzo Boyl di Milis (Or), famoso per essere stato nel XIX e XX secolo punto di ritrovo di nobili e letterati come D'Annunzio, Grazia Deledda e Balzac. Qui è possibile visitare la mostra permanente del costume sardo e del gioiello del campidano, nata con l'intento di far conoscere al pubblico, attraverso l'abbigliamento e gli ornamenti antichi, 200 anni di storia di una parte della Sardegna. Ingresso gratuito, su prenotazione
Sempre rimanendo in tema di musei, un'altra raccolta degna di nota è quella del Museo Nivola a Orani (Nu), nato per onorare l'omonimo artista sardo, molto apprezzato e noto soprattutto negli Stati Uniti. Il museo, allestito nell'antico lavatoio del paese, espone le originalissime sculture di Costantino Nivola, attraverso cui l'artista coniugava l'espressione dei valori, della storia e delle tradizioni della sua terra natia con le suggestioni creative derivanti dal contatto con i più famosi artisti del vecchio e del nuovo continente. Orari d'apertura: dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21. Costo biglietto: 2,50 euro (intero), 1,50 euro (Oranesi, scolaresche, gruppi e bambini dai 7 ai 14 anni)
Amate l'arte e in particolare la Street art? Allora la vostra meta è il comune di San Sperate, a 20 chilometri da Cagliari. Il paese è un vero e proprio museo a cielo aperto da quando, nel 1968, il muralista Pinuccio Sciola concepì il progetto di trasformare il proprio paese in "paese-museo". Aderirono all'iniziativa importanti artisti come Foiso Fois, Liliana Canu, Primo Pantoli, Giorgio Princivalle, Gaetano Brundu, Nando Pintus, Giovanni Thermes, e Franco Putzolu. Da allora il numero dei murales è andato sempre crescendo. Oggigiorno se ne contano circa 220, quasi tutti incentrati sul tema rurale: vita dei campi, prodotti della terra, vita paesana.
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Si sa che la Sardegna è famosa per le aree archeologiche e per i suoi nuraghe, allora perché non concedersi una bella visita ai complessi nuragici di Su Nuraxi di Barumini, a quelli di Genna Maria di Villanovaforru, a quella di Santa Cristina di Paulilatino, oppure alle città fenicio-puniche di Nora, Tharros o Sant'Antioco? Da visitare, inoltre, il Santuario di Santa Cristina presso la città di Paulilatino, che costituisce una delle più importanti aree sacre della Sardegna nuragica ed è diviso in due settori - quello a nord-est con il tempio a pozzo e quello a sud-ovest - separate tra loro dalla chiesa con le sue "cumbessias" (piccoli alloggi per i pellegrini)
Un evento da non perdere
Fino al 3 aprile il Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto di Cagliari ospita la terza edizione del ciclo di conferenze “Le identità locali, città e paesi si raccontano”, all'interno della manifestazione “Monumenti Aperti”. Durante le conferenze gli esperti del Comitato Tecnico di Cagliari forniranno approfondimenti scientifici e metodologici sulla storia, sull’archeologia e sull’arte non solo della città di Cagliari ma dell’intera Sardegna.

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