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Toscana: a Sansepolcro per un tuffo nel Rinascimento

La bellezza assoluta di Piero della Francesca e un museo dedicato all’arte del merletto

Toscana, la rinascimentale Sansepolcro in otto tappe

Nel cuore della Toscana, nella Valtiberina ai piedi dell’Appennino, c’è Sansepolcro, un piccolo borgo famoso per aver dato i natali a Piero della Francesca.

Il suo centro storico è uno scrigno di tesori, dagli stretti vicoli ai palazzi nobiliari, inframezzati da chiese ricche di opere d’arte. E poi i panorami tanto belli da sembrare dipinti.

In  primavera torna l’appuntamento con “Scopri Sansepolcro”, un ciclo di visite guidate, ogni sabato diverse, in programma fino a metà settembre in città, per far scoprire le bellezze del luogo: non solo monumenti e musei, ma anche i personaggi che animano il Borgo, le storie e gli aneddoti. Otto le tappe previste, da scoprire grazie al supporto di guide turistiche certificate, che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei tesori del borgo, nel rispetto delle normative anti Covid.

Museo Civico di Piero della Francesca
 -  Il Museo Civico custodisce un pezzo importante della storia dell’arte italiana, le opere di Piero della Francesca, l’artista che applicò all’ arte le regole matematiche, definendo una nuova prospettiva nella realizzazione dei dipinti: tra queste la ‘Resurrezione’, il polittico della Misericordia, insieme al San Giuliano e al San Ludovico oltre alle altre opere di numerosi artisti. 

Museo della Vetrata Antica e Contemporanea  - Dal passato al presente tutte le sfumature della trasparenza ammalieranno il visitatore con i loro giochi di luce. Qui è possibile ammirare riproduzioni in vetro de‘ “la Crocefissione” o “l’ultima Cena di Leonardo da Vinci” o cimentarsi in un pratico laboratorio alla scoperta dell’uso delle tecniche del vetro. Il museo espone opere delle collezioni di Giuseppina Bernardini e di Luigi Fatti.  

Duomo e Campanile  - Il Duomo fu eretto nella prima metà del Trecento.  Al suo interno ospita una serie di splendide opere come l’Incredulità di San Tommaso, del pittore manierista Santi di Tito (1536-1603), l’affresco della Crocefissione di Cristo di Bartolomeo della Gatta (Pietro Dei, 1448-1502), artista che fu fortemente influenzato dalla pittura di Piero della Francesca, e il magnifico Volto Santo, ad oggi, uno dei crocifissi lignei dipinti più antichi, addirittura il più antico esistente, opera di età carolingia (IX secolo). 

 
CasermArcheologica - Nell’ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro è nato e si evolve un percorso di  rigenerazione urbana all’interno di Palazzo Muglioni, edificio storico nel centro urbano. Oggi è un’architettura di comunità diventata centro dedicato alle Arti Contemporanee e spazio di lavoro per giovani professionisti, location di mostre e sperimentazione artistica, centro di produzione culturale multidisciplinare.

Archivi e Museo della Resistenza - Il Museo e Biblioteca della Resistenza di Sansepolcro venne istituito nel 1976 per volere dell’Anpi, con lo scopo di ricordare i fatti legati alla Resistenza nel paese e il tragico passaggio del fronte. Conserva documenti sull’Antifascismo, sulla Resistenza, sui campi di concentramento e sul confino durante il Regime fascista e una mostra permanente intitolata Perché Resistenza, costituita da 40 quadri, oltre a una collezione di armi leggere della Seconda guerra mondiale, varia oggettistica dell'epoca donata da privati cittadini e materiale proveniente dal Campo di internamento fascista di Renicci.
 
Archivi Diocesani - L’Archivio Vescovile nasce nel 1520, con l’istituzione della Diocesi di Sansepolcro e dalla seconda metà del XX secolo ha assunto finalità scientifiche. L’archivio possiede un interessante fondo diplomatico (pergamene sciolte, 1013-1520), nel quale si conservano anche numerosi atti riferiti all’abbazia del Santo Sepolcro, poi di San Giovanni Evangelista, attorno alla quale è nata la città di Sansepolcro. Annualmente accoglie numerosi studiosi, sia italiani che stranieri, e anche scolaresche in visita. Per la consultazione sono disponibili repertori manoscritti dei secoli XVIII-XX.

Museo del Merletto - Sansepolcro deve alle sorelle Adele e Ginna Marcelli il merito di aver creato, agli inizi del Novecento, un tipico merletto a fuselli, localmente chiamato "trina a spilli". Nel 1996 è sorta l’Associazione “il Merletto nella città di Piero”, con la finalità di rivalutare e diffondere il merletto a fuselli attraverso lo svolgimento di corsi di merletto e di ricamo. Nello stesso anno, grazie ad una donazione cittadina, il comune di Sansepolcro ha allestito uno “Spazio del merletto” con una mostra permanente di trine e di documenti autentici di Adele e Ginna Marcelli. 

Societá dei Balestrieri - La Società dei Balestrieri di Sansepolcro è un’istituzione culturale fondata sull’antica tradizione delle competizioni con la balestra, organizzate tra compagnie di liberi cittadini nel Medioevo e nel Rinascimento. All’interno della sede della Società sono custoditi secoli di tradizione: i costumi della sfilata che rievocano i personaggi, armati, notabili e madonne, gruppo di musici con chiarine e tamburi, sbandieratori e il maestoso corpo dei balestrieri, che ricreano le suggestioni e le atmosfere del più vero e storico rinascimento toscano.

Museo del Gruppo Sbandieratori -  Nelle due ampie sale nel palazzo di fronte a quello che ospita il Municipio di Sansepolcro e poco sotto il Museo Civico, sono stati messi in mostra decine di trofei, immagini storiche e riconoscimenti di ogni tipo che il gruppo ha ricevuto nei suoi quasi settant’anni di attività ai quattro angoli del Mondo. Un vero e proprio museo della bandiera.

Per maggiori informazioni: www.meetvaltiberina.it


 

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