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Serbia: a Belgrado per un doppio Capodanno

Duplice festa anche a Novi Grad, futura capitale europea della cultura

L'inverno trasforma la Serbia in un luogo unico.

Come nei mondi immaginati dallo scrittore Ivo Andric, realtà e immaginazione si incontrano in questo angolo d'Europa. La neve su Belgrado e Novi Sad fonde in un'unica tonalità scale di colori, architetture e atmosfere che rappresentano la ricchezza dell'identità del Paese.

Le due città sono collegate dal Danubio: navigandolo dalla capitale verso Nord si arriva a Novi Sad che è per Lonely Planet tra le cinque città del mondo da visitare assolutamente nel 2019, prima di diventare Capitale Europea della Cultura 2021. A Trg Slobode, la piazza con le architetture liberty e mitteleuropee, i caffè la mattina e i drink la sera, si festeggerà a lungo l'arrivo del 2019.

Doppio Capodanno - In Serbia il Capodanno viene festeggiato due volte: quello gregoriano la notte tra il 31 dicembre e l'1 gennaio; quello giuliano tra il 13 e il 14 gennaio. Nella capitale, piazza della Repubblica nel centro della città, si trasforma nella “Piazza del Cuore Aperto”, con luci, mercatini, street food e un grande albero di Natale. La sera di San Silvestro, i ristoranti di Skadarlija e le kafane di Dorcol si riempiono di persone e gioia di vivere. I belgradesi celebrano lo scoccare della mezzanotte riversandosi tra Trg Republike, Trg Nikole Pašica, dove è allestita la pista di pattinaggio sul ghiaccio, e il Parlamento, dove si svolge il concertone con i fuochi d'artificio.

Scritture antiche - Belgrado è anche una grande destinazione culturale per le vacanze d'inverno. Restando alla tradizione, per tutto il mese di dicembre, ogni sabato al Museo Nazionale è esposto il preziosissimo Vangelo di Miroslav, il più antico manoscritto in serbo ecclesiastico. È un libro del XII secolo di 362 pagine su pergamena, con 296 miniature illustrate con una penna d'oca, poi dipinte con pennelli e decorate con oro. Il Vangelo di Miroslav è un capolavoro di illustrazione e calligrafia, che nel 2005 è stato incluso nella lista UNESCO Memory of the World.

Street art  - La nuova Belgrado si legge sui muri della città: tra le destinazioni del mondo dove scorre più intensamente la vita underground, la capitale serba è una grande capitale della street art. I quartieri di Dorcol e Savamala sono colmi di murales, capolavori d'arte urbana dei più importanti maestri della pittura contemporanea, i cui dipinti svelano l'anima della città e le contraddizioni del mondo di oggi. Ci sono tour guidati da curatori ed esploratori urbani, che accompagnano alla scoperta dei muri belgradesi per scoprire opere come La Santa de Belgrade del francese Ramed o il mostro dell' italiano Blu.

Sulle orme di Kusturica - Per chi vuole addentrarsi nel cuore della Serbia, il modo più facile di scoprire l'immaginazione e la poetica serba è farlo a Drvengrad, l'etnovillaggio creato dal regista Emir Kusturica per ambientare “La vita è un miracolo”, uno dei suo film più amati e celebri. Sulla collina Mecavnik, il villaggio è un'esperienza per viaggiare nella Serbia più profonda, fuori dal tempo e dentro l'immaginazione del regista. Le vie che prendono i nomi dei grandi miti dell'artista come Federico Fellini, Che Guevara e Maradona, oggi ospitano bar, ristoranti, cinema e centri benessere.

Terme e relax - A proposito di relax, in Serbia centrale a 200 km da Belgrado, i poteri terapeutici delle acque della terme di Vrnjacka Banja sono conosciuti dai tempi dell'Impero Romano d'Oriente. Dove le legioni romane e bizantine amavano curarsi dai malanni della guerra, ogni anno milioni di visitatori trascorrono giornate per rilassarsi alle terme. Oltre il relax nell'acqua la località è suggestiva per i suoi giardini, facilmente imbiancati nelle vacanze d'inverno, tra i quali si incontra la celebre Villa Belimarkovic, oggi un centro d'arte e cultura.

Per maggiori informazioni: www.it.serbia.travel