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Donnavventura in Madagascar

Lungo la costa occidentale del paese alla scoperta del Parco nazionale di Kirindy Mite e il Parco Nazionale di Bemaraha

Più volte si è sentito definire il Madagascar un continente a “se stante” e questo per connotare immediatamente la sua straordinaria varietà di specie endemiche, vale a dire che si sono sviluppante e vivono solamente qui; senza contare gli innumerevoli scenari naturali che si susseguono lungo il suo territorio, floridi altipiani centrali e spiagge caraibiche, foreste pluviali che cedono il passo alle più singolari foreste spinose dell'arido sud, rilievi montuosi e pianure fertili. Si tratta di uno stato insulare situato al largo della costa orientale africana, all'altezza del Mozambico, dal quale è separato dall'omonimo canale e proprio su questo versante del Paese si trovano alcune delle sue attrattive naturali più scenografiche a partire dal viale di baobab di Morondava.

Il baobab è una delle piante più facilmente riconoscibili, per via della sua forma singolare costituita da un tronco liscio, slanciato o a bottiglia, a seconda della specie, ed una chioma di radi rami che somigliano più a scarmigliate radici; per questo si racconta che quando il baobab venne creato aveva una chioma talmente bella che l'albero non potesse fare a meno di vantarsene, Dio volle quindi punirlo per la sua superbia, sradicandolo e piantandolo con le radici per aria. Fatto sta che questo castigo divino lo ha resto un'icona africana; ne esistono in tutto otto specie, concentrate nella fascia intertropicale, sette delle quali vivono in Madagascar e se ne trova una anche Australia. A pochi chilometri dal centro della cittadina di Morondava si sviluppa un viale naturale di alti e maestosi baobab che nulla ha da invidiare per magnificenza alle vie monumentali dell'antichità, in questo caso l'architetto supremo è la Natura e specie al tramonto si può godere di uno spettacolo mozzafiato, poiché le nere sagome degli alberi si stagliano contro un cielo rosso fuoco cancellando tutto ciò che è modesto e inessenziale.

Proseguendo in direzione sud nella regione di Menabe, si incontra il Parco nazionale di Kirindy Mite, un'area protetta ricca di fauna dove, con un po' di fortuna, si possono incontrare i lemuri, le simpatiche proscimmie simbolo del Paese, e magari anche il loro schivo e temibile predatore, il fossa! Il film di animazione Madagascar ha reso questi animali assai popolari, a partire dal vanesio re Julian, un lemure catta dalla coda ad anelli, il suo consigliere Maurice, un raro aye-aye, o il piccolo e tenero Mortino, un microcebo di Goodman detto anche lemure-topo.

Proseguendo ancora in direzione sud, attraverso piste di terra battuta particolarmente ostiche, si entra nella regione Melaky, dove si sviluppa il Parco Nazionale di Bemaraha, conosciuto soprattutto per gli Tsingy, formazioni rocciose calcaree simili a guglie, che le condizioni atmosferiche hanno modellato creando scanalature e speroni aguzzi. I passaggi tra le rocce sono davvero angusti, ma quando si arriva in cima si può godere dello spettacolo di questa massa rocciosa che si distende e si innalza nel mezzo di una verde foresta e anche qui, nonostante l'apparente inospitalità del contesto, si possono scorgere candidi lemuri sifaka che con salti prodigiosi si spostano agili da una guglia all'altra, simili ad impavidi e impalpabili fantasmi che nulla temono.