A Pescia si raccontano bugie!

Dalle parti di Pistoia, per rivivere le avventure di Pinocchio

Nel mondo del burattino di Collodi sulle ali delle farfalle

21 Giu 2011 - 18:25
gatto e volpe © Ufficio stampa

gatto e volpe © Ufficio stampa

Chi l'ha visitato ne conserva per sempre il ricordo nel cuore.
Anche dopo anni, sfogliando i vecchi album ingialliti delle gite di famiglia, basta rivedere la classica foto tra i denti del grande Pescecane, abbracciati al carabiniere, o appollaiati sulla statua della Fata e Pinocchio, o seduti all'Osteria del Gambero Rosso (specialità toscane e menu per bambini; chiuso il lunedì sera e il martedì).
Parliamo naturalmente del Parco di Pinocchio, nato nel 1956 per volere della Fondazione Collodi, ancora più bello dopo il recente restauro, opera che rientra nei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Il Parco sorge proprio a Collodi, dove il tempo s'è fermato e si respira ancora l'aria del secolo scorso quando Carlo Lorenzini, il vero nome dello scrittore Collodi, scrisse le avventure del burattino più famoso del mondo.

Siamo a Pescia, nella Toscana nord-ovest, tra Montecatini Terme e Lucca. Facilmente raggiungibile anche da Pisa, da cui dista 32 Km, da Viareggio e dalle spiagge della Versilia (45 km), mentre è sufficiente un'ora di autostrada per arrivarci da Firenze (60 km).
Non un semplice parco divertimenti ma una gigantesca opera collettiva di grandi artisti che hanno respirato la magia delle pagine del capolavoro di Collodi per creare un'opera collettiva e geniale che da più di 50 anni incanta generazioni di bambini.
L'idea venne al sindaco di Pescia nel 1951, il professor Rolando Anzilotti, che costituì il Comitato per il Monumento a Pinocchio ed invitò i maggiori artisti a concorso. Degli 84 partecipanti, alla fine vinsero ex a equo Emilio Greco con "Pinocchio e la Fata" e Venturino Venturi con la "Piazzetta dei Mosaici".

Per festeggiare il 150° dell'Unità il Parco ha organizzato ben tre eventi: la mostra "Pinocchio intorno al mondo", che illustra per immagini la fortuna internazionale del burattino dall’Ottocento a oggi;  "Costumi da Pinocchio, ovvero Bugie Musicali" di Elena Mannini, che ripropone gli abiti utilizzati nel musical rock di Italo Dall’Orto con musiche di Giovanni Dall’Orto;  e, infine, una selezione di bambole di tutti i continenti della collezione di Maria Donata Guasti. Tre percorsi per celebrare Carlo Collodi anche come intellettuale del Risorgimento, deciso a dare il proprio contributo all'Unità e al progresso del suo Paese. E non solo: il parco s'arricchisce di giostre d'epoca, di laboratori creativi e dell'angolo del "contastorie", oltre al Carrozzone di Mangiafuoco e alla Carovana della Fata. Vedrà la luce prima di Pasqua la Biblioteca Virtuale di Pinocchio, per sfogliare la versione digitale dei tesori della Fondazione Nazionale Carlo Collodi. 
Rinnovata anche l'area giochi con nuove installazioni che affiancano i laboratori ludico-didattici per i giovanissimi visitatori, dove è possibile fabbricare maschere.

Vicino alla Piazzetta dei Mosaici è stata restaurata e consolidata l’installazione "La traccia del cammino - I bambini del mondo per la pace" di Hossein Golba, un’opera realizzata nel Parco di Pinocchio nel 2001. Composta interamente da piastrelle in terracotta che recano impresse le piccole impronte dei piedi di bambini.
Sono state raccolte tra i partecipanti - da 40 diversi Paesi - al X Campus dell’Asian Pacific Child Convention a Fukukoa (Giappone), tra gli alunni della Scuola Primaria di Collodi e tra i piccoli visitatori del Parco di Pinocchio durante il Compleanno di Pinocchio 2001. 


E sempre nell’area della Piazzetta c'è un ampio Gioco dell'Oca realizzato in grandi mattonelle ceramiche dall'artista Eugenio Taccini in cui i visitatori del parco diventano pedine umane.

Mentre i bambini vivono il loro sogno, in compagnia di Geppetto, del Gatto e della Volpe, del  Grillo parlante i genitori possono visitare lo storico Giardino Garzoni, restaurato nel 2007 e sede di una mostra permanente che si sposa perfettamente con le sue aiuole geometriche fitte di misteri a cui si aggiunge oggi la nuova e straordinaria Butterfly House, la Casa delle Farfalle, un edificio-serra in pietra e cristallo, aperto da marzo a ottobre dove vivono decine di varietà di farfalle o falene provenienti da tutto il mondo, libere di volare. Un incantevole giardino esotico dove si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono esemplari delle più grandi e colorate farfalle del mondo, che normalmente abitano gli ambienti Amazzonico, Neotropicale,  Afro-tropicale o Indo-australiano.
Una presentazione audiovisiva prepara il visitatore alla comprensione della vita animale e vegetale che si può ammirare all'interno della Collodi Butterfly House. Nella Butterfly House stessa, la presentazione didattica prosegue con maxi-pannelli informativi, insettari, e soprattutto grazie all’assistenza delle guide. Un'occasione unica per continuare a volare sulle ali della fantasia.

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