Donnavventura

Donnavventura: da Tahiti all'Isola di Pasqua

Anticipazioni dell'ottava puntata

06 Mar 2013 - 13:59
 © Donnavventura

© Donnavventura

Donnavventura ci regala ancora una volta immagini coloratissime dell’esotica Polinesia. Terra che ha ispirato scrittori e artisti di tutti i tempi. Questa volta le reporter esplorano l’animata città di Papeete, sull’isola di Tahiti, rinomata in tutto mondo per la sua calda atmosfera.
Dopo una passeggiata lungomare fra yacht extra-lusso, il team visita l’affollato centro cittadino. Qui non poteva certo perdersi il mercato. Tanta frutta, verdura e fiori tropicali ovunque.
Ed è sempre a Papeete che le donnavventura assistono a una danza tradizionale. Ad esibirsi, un gruppo di giovani provenienti dalle isole Marchesi, lontano arcipelago situato a nord-est rispetto a Tahiti. Sono i tamburi a scandire l’incalzante ritmo dei danzatori, che a tratti, sembrano quasi battagliosi guerrieri.
Dopo la Polinesia si riparte puntando verso est e il team approda sull’Isola di Pasqua. Qui siamo davvero ai confini del mondo a ben 14557 chilometri da Roma. È nell’unico villaggio presente sull’isola che il team soggiorna, suscitando fin da subito la curiosità dei locali. Il resort scelto dal team per gli spostamenti è l’eco village Hangaroa (www.hangaroa.cl), situato a poca distanza dal villaggio e dal piccolo aeroporto.
L’Isola di Pasqua o Rapa Nui, come viene chiamata dai nativi, è la terra dei moai, colossi di pietra dalle sembianze umane, protettori di questo luogo sperduto, avvolti nella leggenda e nel mistero. Dall’alba, fino agli ultimi raggi del tramonto, le nostre reporter contemplano questi monoliti avvolti dalla calda luce del sole che protende le loro longilinee ombre sugli ahu, gli altari sacri sopra i quali sono stati innalzati. Ma la magia dell’Isola di Pasqua è difficile da descrivere a parole…
Dal fascino misterioso dell’Isola di Pasqua, una squadra rinnovata si spingerà infine verso il nord del Cile. Si torna sulla terra ferma quindi e più precisamente nella Valle de Elqui famosa per il pisco, dove le nostre donnavventura, abbandonati i pick up si lanceranno in un’appassionante cavalcata fra i filari d’uva a perdita d’occhio.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri