Dagli smartwatch all'aspettativa di vita a 100 anni: ecco le profezie dei giornali del 1923
Paul Fairie, ricercatore all’università di Calgary, in Canada, ha raccolto su Twitter le previsioni espresse dalla stampa un secolo fa. Cosa è stato realizzato a oggi e cosa resta fantascienza?
Dagli smartwatch all'aspettativa di vita a 100 anni: ecco il mondo del 2023 secondo i giornali del 1923
Dagli smartphone alla guerra wireless, dalla bellezza per tutti alla giornata lavorativa di 4 ore e una vita media lunga 100 anni.
Cosa dicevano del 2023 i giornali di cento anni fa? Ecco tutte le previsioni dei Nostradamus della stampa angloamericana del 1923, raccolte e diffuse via Twitter da Paul Fairie, ricercatore all'Università di Calgary, in Canada. Ma, dunque, cosa in un secolo è stato realizzato e cosa, invece, resta a oggi fantascienza?
Eh sì, i giornali del 1923 ci avevano visto lungo con le loro profezie e oggi possiamo dire che in parte ci avevano anche preso.
Oggi, infatti, comunichiamo con gli smartphone, la guerra è diventata "intelligente" e quasi "senza fili" e la popolazione Usa ha superato 300 milioni di persone. Mentre la telepatia resta ancora un'utopia e il Canada non ha raggiunto i 100 milioni di abitanti.
La stampa di cent'anni fa prevedeva anche che nel futuro il cancro (con la tubercolosi e altre malattie) fosse stato estirpato e che i quotidiani fossero fuori mercato da 50 anni. E ancora, i giornalisti del secolo scorso ci sognavano tutti belli e con un'aspettativa di vita di 100 anni. Qualcuno azzardava a portarla a 300. Dalle nostre case, poi, si immaginava che sarebbero sparite le cucine...
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