Alla Fiera di Rho 200 espositori, 400 speaker e oltre 17mila presenze con esperti italiani e internazionali sul tema del momento con uno sguardo al futuro
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Uno sguardo al futuro ma con i piedi ben piantati nel presente. È iniziato a Milano AI WEEK, il più grande evento europeo sull’intelligenza artificiale: duecento espositori, 400 speaker e oltre 17mila presenze. Una due giorni ospitata nei padiglioni della Fiera di Rho per incontrare esperti italiani e internazionali sul tema del momento, tanto da diventare centrale nei primi discorsi di Papa Leone XIV.
Organizzata dalla piattaforma "AI spiegata semplice" (di Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore) e Arsenalia, l’evento si pone l’obiettivo di raccontare le novità in ambito tecnologico e di far incontrare gli operatori del settore per affrontare i grandi temi legati all’intelligenza artificiale: dalle capacità generative alle regolamentazioni in ambito governativo. Una tecnologia che spinge tutti noi al cambiamento, ormai presente in tutti gli smartphone e in tutti i social media.
Molti gli speaker presenti, tra loro anche Alec Ross, ex Senior Advisor per l’innovazione del Segretario di Stato Hillary Clinton durante la presidenza Obama e ora professore all’Università di Bologna. "L’intelligenza artificiale è il futuro, ma anche il presente. In Europa ci sono troppi ostacoli - dice Ross - la regolamentazione europea è un disastro. Fare l’imprenditore in Europa e in Italia è come correre una maratona con sulle spalle uno zaino pieno di sassi. Peccato che americani, cinesi, arabi non lo indossino questo zaino"
Molti gli ospiti presenti, da Zack Kass, esperto di intelligenza artificiale, ex responsabile strategico di Open IA, a Paolo Ardoino, l’italianissimo CEO di Tether, la più grande stablecoin al mondo.
Presente anche una sezione dedicata alle start up che ideano nuovi sistemi di intelligenza artificiale. E ancora uno sguardo ad applicazioni innovative nei settori che ci riguardano più da vicino come i trasporti, la sanità e la domotica domestica.
Dal più vicino al più lontano. L’intelligenza artificiale sta infatti diventando sempre più presente anche nell’osservazione dello spazio e dallo spazio. I dati raccolti dai satelliti intorno alla Terra, rielaborati con l’AI, possono dare molti benefici nella gestione dell’agricoltura, nell’estrazione di materie prime e nel controllo delle emissioni ambientali, come spiegato da Giuseppe Borghi dell’Esa, l’agenzia spaziale europea: "I benefici dell’intelligenza artificiale applicata all’osservazione spaziale potrebbero trasformarsi in un vero business".