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I dieci comandamenti per un uso consapevole della rete

A Trieste nasce "Parole Ostili" la prima community contro lʼodio sul web

Creare una carta comune, firmabile da qualsiasi persona, che raccoglie gli spunti e le riflessioni delle settimane precedenti all'evento per ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi della Rete.

Questo l'obiettivo della kermesse organizzata a Trieste da Parole O_Stili  nelle due giornate 17 e 18 febbraio, dove si confrontano oltre 500 tra giornalisti, docenti e politici sull'uso della rete.

Diverse personalità di spicco, dal direttore del Tg di La7, Enrico Mentana alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che attende ancora una risposta da Mark Zuckerberg alla lettera nella quale chiedeva una presa di posizione contro l'odio su Facebook.

Sono questi i 10 comandamenti selezionati da Parole O_stili dopo una lunga discussione online:

1. Virtuale è reale. Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
2. Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere farmi capire avvicinarmi agli altri.
6. Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.