tgtech

Saturno: la missione di Cassini

La sonda a caccia di informazioni

30 Giu 2004 - 13:13

Atteso per sette lunghi anni, l'incontro tra la sonda Cassini-Huygens e Saturno è andato a buon fine. Realizzata grazie alla collaborazione tra le agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Italia, la navicella lanciata nel 1997 è così il primo veicolo spaziale ad orbitare attorno al "Signore degli anelli". Delicata la manovra di avvicinamento. La sonda, infatti, ha dovuto posizionarsi fra gli anelli esterni del pianeta, chiamati F e G, e poi ha rallentato per essere catturata dalla gravità di Saturno. Sulla sonda c'è anche un po' di Italia. La Cassini, infatti, è equipaggiata con una complessa antenna studiata dall'agenzia spaziale nostrana.

Una volta raggiunto l'obiettivo e superati gli anelli, la sonda si è avvicinata al pianeta e ha cominciato la prima delle 76 orbite previste. Per quattro anni raccoglierà dati e immagini su quello che gli astronomi considerano un modello in miniatura delle origini del Sistema Solare. Saturno e il suo sistema di anelli ricorda infatti molto da vicino il disco di gas e polveri che circondava il Sole poco più di 4,5 miliardi di anni fa, nell'epoca in cui cominciarono a formarsi i pianeti.

I dati raccolti da Cassini permetteranno, quindi, non solo di ricostruire i meccanismi che regolano il complesso sistema degli anelli e delle 31 lune di Saturno, ma saranno utilissimi per comprendere il modo in cui i pianeti del Sistema Solare si sono formati ed evoluti. Ma non è tutto qui. I responsabili del progetto, infatti, dalla missione si attendono risposte importanti a domande cruciali come quelle che riguardano l'origine della vita sulla Terra.

Nata dalla collaborazione fra Nasa, Asi ed Esa, la Cassini è stata lanciata il 15 ottobre del 1997. Da allora la sonda ha percorso tre miliardi e mezzo di chilometri a caccia di Saturno. Il momento fatidico dell'incontro con l'orbita del secondo gigante del Sistema Solare dopo Giove, ormai è imminente e tiene i responsabili del progetto con il fiato sospeso. Costata circa 3 miliardi di dollari, con 12 apparecchiature a bordo dell'orbiter Cassini e 6 sulla sonda Huygens, la missione è la più ricca di strumenti scientifici. Una volta nell'orbita di Saturno, la sonda raccoglierà dati sugli anelli, i satelliti e la magnetosfera del pianeta.

Nella missione sono previsti anche 52 incontri ravvicinati con 7 delle 31 lune di Saturno finora conosciute, ma l'attenzione della missione si concentrerà su Titano, la più grande luna del pianeta. Nella sua atmosfera opaca e freddissima, Titano potrebbe infatti conservare alcune delle sostanze all'origine della vita. Con Titano sono previsti 45 incontri ravvicinati, alla distanza di circa 950 chilometri: tanto da permettere di ottenere una mappa ad alta risoluzione della sua superficie grazie a un radar capace di penetrare attraverso l'atmosfera. L'incontro più atteso con Titano ci sarà solo dopo che, il prossimo 25 dicembre, la sonda Huygens si staccherà dall'orbiter Cassini per entrare nell'atmosfera di Titano il 14 gennaio 2005. Dopo Marte, la nuova frontiera spaziale si sposta su Saturno.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri