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Computer tossici sulle scrivanie

Lo annuncia una ricerca statunitense

08 Giu 2004 - 10:13

Computer, tastiere, monitor ed altri dispositivi presenti sulle scrivanie potrebbero essere tossici. Lo sostiene la Silicon Valley Toxic Coalition (SVTC), una organizzazione ambientalista statunitense che ha raccolto campioni di polveri su centinaia di sistemi informatici in diversi stati. Ciò che emerge dalla ricerche è che molte di queste polveri sarebbero tossiche a causa delle sostanze che, in passato, venivano utilizzate per ricoprire i computer.

Le sostanze rilevate erano utilizzate come ritardanti antifiamma, molto impiegati fino a qualche anno fa nella costruzione di dispositivi informatici di vario tipo. Gli studi effettuati indicano che tra questi materiali vi sono tassi elevati di PBDE (difenile polibrominato), sostanza oggi ritenuta tossica e che può provocare (se si entra in contatto con queste polveri) problemi all'apparato riproduttivo e vari disturbi di tipo neurologico. Il problema delle "Toxic Dust" (polveri tossiche) è in realtà già noto da tempo: in Europa, già dalla metà degli anni '90, molti paesi hanno messo al bando queste sostanze pericolose mentre vengono ancora utilizzate in diversi altri paesi del mondo, a cominciare proprio dagli Stati Uniti. Inoltre dal luglio 2006 l'Europa adotterà una Direttiva sulle sostanze dannose usate nell'elettronica che servirà a mettere al bando definitivamente piombo, mercurio, cadmio e altri materiali ritenuti tossici e usati dall'industria hi-tech. Tornando alla ricerca statunitense, è interessante notare come le polveri "pericolose" siano state ritrovate in diversi computer usati in ambienti di lavoro e di studio e addirittura nel museo dell'infanzia del Maine e in alcuni studi legali californiani. Campioni prelevati in otto diversi stati indicano una presenza massiccia di PBDE e affini. Bisogna comunque dire, per evitare qualsiasi allarmismo, che dal 1992 aziende come Dell, Apple e altri hanno rimosso le polveri in questione dalla propria catena produttiva e dunque i nuovi acquisti dovrebbero essere sicuri

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