Solo così il telescopio sopravviverà
L'onerosa manutenzione di Hubble sarà eseguita da robot telecomandati da Terra. E' questa la decisione finale presa dalla Nasa per mantenere in vita il prestigioso telescopio americano. A render nota l'idea di perseguire la strada dei robot è stato lo stesso direttore della Nasa, Sean O'Keefe, nel corso di una conferenza dell'American Astronomical Society a Denver, in Colorado.
Solo sei mesi fa, l'ente spaziale americano e l'amministrazione Bush avevano comunicato che la manutenzione dell'Hubble non rientrava più tra le priorità del programma spaziale degli Usa, rivolto ormai verso nuove missioni sulla Luna e, in un futuro più lontano, su Marte.
Una scelta molto discussa che ha immediatamente sollevato le proteste di differenti settori del mondo scientifico. Il telescopio, infatti, secondo gli esperti, sarebbe ancora una preziosa e unica fonte di informazioni per la ricerca spaziale. Una risorsa da non abbandonare senza scrupoli.
A fronte dei numerosi appelli, dopo aver comunque deciso di non inviare più spedizioni umane ad eseguire la manutenzione del telescopio, la Nasa ha così avviato la selezione di proposte per missioni alternative robotizzate. I progetti dovranno pervenire all'ente entro il 2007, data dopo la quale occorre sostituire le batterie e regolare i giroscopi di Hubble, prima che il telescopio divenga inutilizzabile. Il futuro di Hubble è nelle mani dei robot.