E' stata chiusa per ricettazione. La prima denuncia il 12 giugno scorso dalla Mondadori. Ulteriori sanzioni sono previste per siti analoghi
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Ogni mattina, sul sito Avaxhome, venivano pubblicati tutti i quotidiani italiani. Ma non solo; la condivisione di materiale multimediale era estesa anche a settimanali e periodici, compresi fumetti, e persino ai libri. La logica del portale, con sede in Russia, sarebbe quella di offrire a tutti i suoi utenti contenuti scaricabili senza sborsare un centesimo.
Ovviamente non autorizzato dai detentori dei diritti, gli editori, e quindi abusivo, il sito non sarà più raggiungibile dal nostro Paese per ordine della Procura di Milano. Il sequestro d’urgenza, poi convalidato dal gip, e' stato disposto sia per la violazione del diritto d'autore che per il reato di ricettazione. Infatti, secondo l’accusa, attraverso questo sito i gestori avrebbero ricavato anche guadagni con i banner pubblicitari.
Non si tratta del primo caso di chiusura di un portale. Il provvedimento firmato dal pm Ferdinando Esposito potrebbe quindi coinvolgere decine e decine di altri spazi web. Spiega l’avvocato Fulvio Sarzana, esperto del rapporto fra diritto e nuove tecnologie e legale dell’associazione dei provider italiani: "Per la prima volta in Italia si perseguono coloro che pubblicano articoli sul web come se avessero rivenduto una macchina rubata".
Il procedimento era nato dalla denuncia presentata dalla Mondadori il 12 giugno del 2012. Ma non è un caso isolato appunto: solo poco tempo fa, ricordiamo, si è verificato un episodio analogo in Spagna con l’edicola digitale YouKiosk, e recentemente è stato oscurato anche Megaupload.