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"Paghiamo i fornitori", l'appello degli imprenditori per evitare che il blocco delle attività porti a crediti insoluti

Lʼidea dellʼimprenditore Alfredo Rabaiotti attraverso lʼhashtag #iopagoifornitori e la risposta di Giuseppe Pasini, presidente dellʼAssociazione industriale bresciana

lavoro, industria, istat

L'appello lanciato dall'imprenditore bresciano Alfredo Rabaiotti è molto semplice ed è presto diventato un manifesto etico: "Paghiamo i fornitori". L’obiettivo è quello di stimolare le imprese del sistema economico bresciano, che ritengono di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante le difficoltà legate alla situazione del Coronavirus e, più in generale, a diffondere prassi trasparenti ed efficienti. 

Non esiste una legge che tuteli gli imprenditori dai crediti insoluti perciò è facile che i più furbi prevalgano sui corretti approfittando della situazione attuale. Ma l'Italia di valore non ci sta e ha risposto al manifesto "Pago ai fornitori". L'hashtag #iopagoifornitori si sta propagando sulle pagine social di tante aziende e sta scuotendo le coscienze.

 

Nella maggior parte - ricorda Rabaiotti - la crisi da Covid 19 diventa "una scusa, che provocherà un danno enorme al nostro tessuto economico, creando un circolo vizioso per l’economia italiana, fatta per lo più da piccole o micro imprese. Soprattutto nei momenti difficili dobbiamo fare rete tra aziende e mostrare senso responsabilità nei confronti del nostro Paese. Ho sentito di commercialisti che consigliano ai propri clienti di non pagare i fornitori. Alcuni esponenti di associazioni di settore lo considerano territorio minato. Considero questo atteggiamento una protezione per quelle imprese che, di fronte a una scarsa capacità di pianificare le proprie risorse, fanno conto sulle casse dei fornitori. Se non si modificherà questo modus operandi risvegliando, di conseguenza, la responsabilità individuale, non potrà di certo essere lo Stato a rispondere alle nostre mancanze".

 

“Il sistema economico bresciano si sta muovendo in una situazione fortemente influenzata dalla diffusione del Coronavirus e dai conseguenti provvedimenti che hanno determinato il blocco per numerose realtà, ma anche per intere filiere – commenta Giuseppe Pasini, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –".

 

"Nonostante ciò, - prosegue Pasini - AIB ha avviato un dialogo costante con il sistema bancario per garantire una serie di strumenti finanziari che possano garantire alle aziende la necessaria liquidità. Si tratta di un tema fondamentale, per le imprese e per le famiglie. È indubbiamente apprezzabile leggere di imprenditori in grado di rispettare le scadenze dei pagamenti, o che addirittura li anticipano. Sono certo che a Brescia chi è nelle condizioni di farlo, senz’altro lo farà, responsabilmente, per contribuire affinché tutta la filiera in cui opera rimanga sana. Con questo manifesto puntiamo a sensibilizzare ulteriormente in tale direzione.”

 

 

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