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Marco Magnocavallo: "Ho rivoluzionato il mondo del vino portandolo online con tenacia e passione"

Il co-fondatore e amministratore delegato di Tannico racconta qual è stato il suo percorso e quali i valori dell'azienda che oggi è  l’enoteca con la più ampia e attenta selezione di vini italiani nel mondo

Dalle botti al web: il vino ha da tempo conquistato ampi spazi di vendita online anche nel nostro Paese, dove il ruolo di leader di settore è di Tannico, l’enoteca con la più ampia e attenta selezione di vini italiani nel mondo. Con oltre 15mila etichette - di cui l’80% italiane – provenienti da 2.500 cantine, la piattaforma garantisce la consegna dei prodotti in qualche ora a Milano, entro 24/48 ore in Italia, 72 ore in Europa e in due settimane negli Usa. Solo nel 2020 Tannico ha gestito oltre 400mila ordini e consegnato 2,5 milioni di bottiglie nel mondo con un fatturato che ha superato i 37 milioni di Euro (+82%). Sempre nel 2020 Tannico ha visto l’ingresso nel capitale di Campari Group con una quota del 49%. Marco Magnocavallo, co-fondatore e amministratore delegato di Tannico, racconta qual è stato il suo percorso e quali i valori dell'azienda.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?
Prima di arrivare a Tannico, ho maturato una profonda esperienza nel mondo della comunicazione digitale e nella tecnologia. Ho iniziato con la mia attività imprenditoriale molto giovane, a venti anni, fondando una società che restaurava automobili d’epoca. Nel 1996 invece è stata la svolta di Communicate!, una web agency che sviluppava piattaforme e consulenze per grandi gruppi italiani e multinazionali e che poi ho venduto nel 2001 a una società che era nel processo di quotazione in borsa. Sempre negli anni ’90 ho fondato un sito di e-commerce che ha raggiunto un fatturato di più di un milione di euro durante il primo anno di attività, per venderlo a Jumpy (parte del Gruppo Fininvest). Dopodiché ho fondato una società di customer care online che presentò una delle prime livechat per i siti di e-commerce. Nel 2004 è stato il momento di Blogo, testata nativa digitale tra le più seguite d’Italia, operante in 5 paesi con oltre 50 magazine verticali e più di 11 milioni di utenti unici mensili, della quale sono stato fondatore e Ceo, per poi cederla a Dada/RCS e successivamente a Populis. Tra il 2011 e il 2013 sono stato Venture Partner in Principia SGR, una delle maggiori realtà operanti nel settore del venture capital italiano, dove mi sono occupato di guidare l’investimento in DoveConviene, Neodata, Vivocha e Semplicissimus Book Farm. Nel 2011 ho fondato, insieme a un socio, Boox, l'acceleratore per startup digitali con un portfolio di quindici aziende, tra cui Cortilia, Iubenda e Velasca. Nel 2012, finalmente, ho fondato Tannico e ne sono diventato amministratore delegato.

 

Qual è l'elemento di forza della sua azienda?
Non c’è un singolo elemento che ha permesso al nostro brand di affermarsi, ma una miscela di ingredienti che siamo riusciti a dosare con le giuste proporzioni nel tempo. Sicuramente l’ampio assortimento ormai composto da 2.500 cantine per 15mila referenze, il più ampio per i vini italiani a livello mondiale, uno stile di comunicazione e tono di voce vicino al cliente e lontano dagli stereotipi classici del mondo del vino. Infine, non meno importante, un servizio efficientissimo con consegne in giornata a Milano, in 24h in Italia e in 48/72h in Europa.

 

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?
Posso dare qualche consiglio generale applicabile a chiunque voglia partire con una nuova iniziativa nel mondo digitale. Tenacia, concentrazione su alcuni punti chiave (focus), ascoltare il cliente adottando continuamente il servizio e di conseguenza il prodotto. Per ultima, ma non meno importante, una grande passione. Senza la passione è molto difficile riuscire a sopportare e affrontare gli ovvi alti e bassi che qualsiasi attività imprenditoriale prevede nei primi anni di vita.

 

Come è stato toccato il suo settore dall’emergenza covid?
Sicuramente durante l’anno del primo lockdown il nostro settore ha visto un aumento vertiginoso delle vendite. Oggi, nonostante stiamo tornando fortunatamente verso una situazione più normale, sono tante le persone che, una volta diffidenti, durante il corso del 2020 sono entrate in confidenza con l’e-commerce e hanno trovato un nuovo canale efficiente, affidabile e con una possibilità di scelta mai trovata. Allo stesso modo molte cantine, prima diffidenti rispetto al canale di vendita online, hanno avuto modo di scoprire la comodità del servizio e difficilmente potranno farne a meno, sia con la presenza diretta su Tannico come con le vendite dirette attraverso la nostra piattaforma WinePlatform.

 

Come si tiene aggiornato?
Seguo molti siti internet e blog esteri che mi aiutano a capire verso dove si sta muovendo l’innovazione, quali sono i trend in arrivo e quali i pensieri di persone influenti nel mondo dell’entrepreneurship.

 

Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?
Ho 48 anni, due figli ormai grandi e quando non assaggio e sorseggio buoni vini (i miei preferiti nell’ultimo periodo sono gli Champagne e i vini della Borgogna) cerco di viaggiare alla scoperta del mondo. Amo anche cucinare, in particolare panificare e preparare pizze.

 

Ci racconti un aneddoto che le sta particolarmente a cuore...
Si tratta di una grande lezione imparata: scegliere bene i propri soci. In una delle mie prime iniziative imprenditoriali uno dei nostri soci sparì per diversi giorni. Al ritorno trovammo parecchie strisciate sulla carta di credito aziendale “Casinò di Venezia”. Bene, il socio era andato a sposarsi a Venezia e a giocare al Casinò con i soldi dell’azienda.

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