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Gian Marco Guidaldi: "Pensa al tuo costume e noi lo realizziamo"

Il ceo e co-founder di Wadigi racconta a TgcomLab cosʼè, comʼè nata e quali sono i punti di forza dellʼazienda specialista in modelli tecnici per nuoto e pallanuoto

La soddisfazione del cliente e il rilancio del Made in Italy sono i pilastri di Wadigi, azienda specialista in costumi tecnici per nuoto e pallanuoto. Questo è il motivo per cui tutti i modelli sono interamente disegnati e prodotti nel territorio italiano. Non è tutto. In Wadigi la qualità va a braccetto con fantasie e colori, due aspetti rispecchiati in pieno nei prodotti. "Il costume è un accessorio fondamentale per ogni squadra professionistica o amatoriale, maschile o femminile; deve rispecchiare lo spirito e il gusto di chi lo indossa": questa la filosofia dell'azienda, che, su richiesta, crea costumi personalizzati. TgcomLab ha intervistato Gian Marco Guidaldi, 33 anni, ceo e co-founder di Wadigi.

Quando e come è nata Wadigi? 

L'idea di creare Wadigi nasce nel 2012, durante un pranzo natalizio. Proprio in quell'occasione, io e il mio socio, Alessandro, ne abbiamo parlato per la prima volta e da lì è partito tutto. Noi veniamo da un settore relativamente tecnico (la pallanuoto), quindi facciamo dei prodotti specifici per lo sport. Dopo un anno, però, nel 2013, abbiamo deciso di lanciare il marchio Wikini-Woxer, realizzando dei modelli - diciamo - più "mare", quindi aprendoci a un pubblico un po' più ampio. 

 

Qual è l'elemento di forza della vostra azienda?

Direi che sono due i principali elementi di forza della nostra azienda: la familiarità delle persone che ci lavorano e la qualità dei prodotti Made in Italy. 

 

Quali sfide vi aspettano?

Sicuramente, un obiettivo è quello di aprirsi a nuovi mercati esteri.

 

Qual è la competenza più importante chiesta a un manager oggi?

Indubbiamente, la competenza più importante chiesta a un manager oggi è la capacità di mettere gli altri nelle condizioni per rendere al meglio. 

 

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel settore in cui opera?

Siamo già in tantissimi, consiglio di cambiare settore! Scherzi a parte, consiglio di puntare sulla qualità e sulle maestranze italiane, anche a discapito di qualche facile guadagno.

 

Come la pandemia ha cambiato e sta cambiando il settore?

Sono onesto, durante il lockdown pensavo che le cose sarebbero cambiate. Anche leggendo l'intervista di un mito come Armani, ero giunto alla conclusione che tanti aspetti potessero mutare: dai saldi alle collezioni fino alle modalità dei pagamenti. A distanza di qualche mese, dico che, purtroppo, alcune abitudini sono rimaste invariate. 

 

Come si tiene aggiornato?

Tra quotidiani, siti e social network non mi faccio mancare nulla.

 

Come trascorre il suo tempo libero? 

Il tempo libero è veramente poco, dedico tempo ai miei due bambini e per il resto... dormo.

 

Un grande successo e/o un errore che l'ha segnata particolarmente?

Credo che il successo più grande sia stato quello di creare da soli e con poche risorse un'azienda che dopo quasi 8 anni è in crescita costante. È una grande soddisfazione. 

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